Svizzera, Estero
Parco Nazionale Svizzero
- 134.8 kmLunghezza
- 3820 mDislivello
- 11:00Tempo
- EstremoCondizione fisica
- Difficoltà Tecnica
Il trenino Rosso del Bernina viaggia sulla linea ferroviaria che collega Tirano e Sankt Moritz attraverso il passo del Bernina, e grazie alle sue peculiarità è diventato l’emblema delle ferrovie retiche, nonché patrimonio Unesco: abbinare al viaggio in treno il ritorno in mountain bike permette di vivere un dei percorsi più incredibili dell’arco alpino, con il “trenino rosso” che diventerà una presenza fissa e costante durante tutto il tour.
Il viaggio del “Bernina Express” non offre solamente grandiosi panorami sulle vette alpine e sui ghiacciai di val Poschiavo, val Bernina ed Engadina, ma regala anche scorsi da cartolina su laghi, cascate, boschi incantati e ameni villaggi che cambiano aspetto con l’alternanza delle stagioni.
Partendo da Tirano, l’avventura inizia verso Sankt Moritz sul treno regionale delle Ferrovie Retiche (orari e tariffe su www.sbb.ch; il trasporto bici è consentito su tutti i treni ad eccezione del treno panoramico “Bernina Express – BEX”).
A Sankt Moritz, appena fuori la stazione ferroviaria, si imbocca la ciclabile che dal lungolago scende verso l’Engadina dove la chiesa di San Gian – a metà tra Celerina e Punt Muragl – segna l’inizio della risalita della Val Bernina.
Il tratto che passa Pontresina e arriva a Morteratsch, ai piedi dell’omonimo ghiacciaio e del Piz Bernina, è molto facile e percorre in leggerissima ascesa ciclabili e piste forestali spesso affiancate alla linea ferroviaria; più arcigne sono invece le rampe del sentiero che lambisce le cascate del Bernina, supera quota 2000 metri e raggiunge i vasti prati di Suot proseguendo poi su pendenze agevoli verso le funivie di Diavolezza e Lagalb.
Un’ultima erta conquista quindi il lago del Bernina, che viene costeggiato dapprima su single track fino alla fermata di Ospizio Bernina e successivamente sulla comoda sterrata fino alla diga che delimita a sud il bacino idrico. Si scende quindi allo straordinario Belvedere dell’Alp Grum (grandioso panorama sulla sottostanteval Poschiavo e – verso ovest - sul ghiacciaio del Piz Palù e il lago omonimo), imboccando poi il difficile sentiero per Cavaglia dove si incontra il suggestivo “Giardino dei Ghiacciai”, un percorso attrezzato che esplora l’orrido di Cavaglia e le cavità naturali scavate dall’acqua.
Proprio da qui inizia la seconda parte di discesa, un lunghissimo single track che scende a Poschiavo la cui difficoltà non è data dai passaggi tecnici in sé (sono infatti rarissimi i punti al limite del ciclabile), ma dalla loro presenza costante e continua lungo tutto lo sviluppo del sentiero, che alla fine risulterà decisamente stancante nel serpeggiare nel bosco intersecando più volte la linea ferroviaria. Una comoda rotabile asfaltata rappresenta comunque una via alternativa per i meno esperti.
Il grazioso centro storico di Poschiavo segna la fine delle difficoltà: con un lungo tratto pianeggiante si pedala infatti sugli argini del rio Poschiavino e sulle sponde del lago di Poschiavo fino al punto panoramico di MIralago, prima di riprendere la discesa verso Tirano percorrendo strade secondarie e tratturi boschivi tra i quali spunta – a sorpresa poco prima della frontiera italiana – il passaggio ai piedi del caratteristico viadotto elicoidale di Brusio.
Sankt Moritz, via Grevas, uscita stazione ferroviaria lato lungolago.
Tirano, piazza delle Stazioni.
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