Attorno al lago tra sterrate a pelo d’acqua, i saliscendi della pista ciclabile, la diga e l’iconico campanile sommerso di Curon
Un possibile punto di partenza è Resia, nei pressi del ristorante Mein Dörfl, mentre il senso di percorrenza può essere deciso in base al vento: considerando che la riva orientale è la più esposta alle raffiche, è consigliabile effettuare il giro del lago in senso antiorario se il vento soffia da sud, mentre se arriva da nord è preferibile il senso orario.
Nella parte orientale del bacino si pedala a pochi metri dall’acqua, su terreno sempre pianeggiante e un fondo perlopiù sterrato; si transita anche dal celebre campanile di Curon, immerso per metà nel lago dal 1950, quando la costruzione della diga unificò i due precedenti laghetti e sommerse il vecchio centro abitato.
La diga viene attraversata nell’estremità sud dell’itinerario, mentre lungo la pista ciclabile asfaltata della sponda ovest si incontrano alcuni modesti saliscendi solo in rarissimi casi impegnativi. Tra gli impianti di Belpiano e l’abitato di Resia si pedala invece per poche centinaia di metri su strada a scarsissimo traffico.
Resia, frazione del comune di Curon Venosta, via Paese Vecchio, ristorante Mein Dörfl.
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