Con la sua vista a 360° sulle vette circostanti il Monte Rite è una delle vette più panoramiche delle Dolomiti; da anni ospita anche il celebre Messner Mountain Museum, realizzato all'interno di un forte risalente alla Prima Guerra Mondiale, grazie al quale la sua fama è aumentata in maniera esponenziale.
Si parte da Forno di Zoldo andando subito a innestarsi sulla strada che in circa otto chilometri e mezzo raggiunge il passo Cibiana: le pendenze si mantengono sempre tra il 7 e l'8%, con le punte massime che si incontrano prima di Cornigian.
Dal passo si prosegue la scalata, ora sulla sterrata che risale nel bosco con sette tornanti offrendo panorami sempre più ampi sulla Val Zoldana e la Val Boite, affrontando poi gli ultimi tre tornanti per arrivate al vecchio forte (ora Messner Mountain Museum) da dove la vista si apre a nord su Pelmo, Marmarole, Conca Ampezzana e le vette del Parco Fanes-Senes-Braies.
Si ridiscende quindi fino a Forcella Deona imboccando il segnavia 478: il sentiero è compatto e dopo un tratto pianeggiante si inoltra nel bosco serpeggiando veloce tra gli alberi. La pendenza si a tratti ripida e non mancano passaggi tecnici e poco ciclabili fino a Forcella di Val Inferna, dopo la quale il single track diventa meno battuto ma più scorrevole fino a ricondurre sulla strada del Passo Cibiana.
La via di discesa alternativa all'asfalto la si incontra dopo due chilometri e mezzo, in corrispondenza di un tornante verso destra: si segue, tenendo la sinistra, la carrareccia che con pendenze spesso estreme raggiunge Casera Castelin; al termine della mulattiera inizia la difficile discesa sul segnavia 489.
Il sentiero si sviluppa nel sottobosco ed è dapprima ripido ma ciclabile, incontrando poi dei tratti a piedi prima di tornare percorribile e sbucare su una strada bianca. Proseguendo nella discesa si affronta quindi una traccia erbosa, continuando su un single track stretto e tortuoso che serpeggia tra alberi tagliati ed è spesso nascosto dalla folta vegetazione.
Si arriva così alla comoda carrareccia di Pra deVal che scende definitivamente su Forno di Zoldo.
Forno di Zoldo, frazione del comune di Val di Zoldo, via Roma (S.P. 251).
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