Passo del Madriccio

L'itinerario inizia dalla stazione a monte della funivia di Solda, nei pressi del Rifugio Città di Milano, a quota 2610 metri: con vista costante sui ghiacciai del Gran Zebrù si sale su larga mulattiera dapprima al rifugio Madriccio e poi verso il valico.

La carrareccia presenta tratti ripidi e sconnessi ma rimane pressochè sempre ciclabile fino ai piedi del passo del Madriccio, conquistato con un breve finale a spinta su facile sentiero: il panorama ammirabile da quassù, dall’Ortles al Gran Zebrù fino al Cevedale, è sicuramente tra i più meravigliosi di tutto l’arco alpino.

Il sentiero che scende dal passo verso la val Martello si presenta dappima molto tecnico e difficile, non ciclabile almeno fino al primo pianoro sotto il passo e con alcuni passaggi che potrebbero rivelarsi impegnativi per chi affronterà l'itinerario in e-bike. In seguito diviene più filante e agevole fino al Rifugio Corsi, anche se non mancheranno comunque altre brevi sezioni da superare a piedi.

La picchiata prosegue ora strada bianca e asfalto, passando per la diga del Lago di Gioveretto e innestandosi poi sul sentiero della Val Martello: dapprima velocissima sterrata fino al paese di Ganda, diviene successivamente un lungo, articolato e divertente single track sul lato sinistro della vallata.

Il waalweg della Roggia di Raut e gli stretti tornantini verso Morter chiudono quindi una lunghissima picchiata di oltre 25 chilometri e 2400 metri di dislivello.

Il rientro a Prato allo Stelvio si svolge invece in leggera salita, tra i meleti che acompagnano la pista ciclabile della Val Venosta.