Val Venosta
Plamort
- 27.2 kmLunghezza
- 1020 mDislivello
- 03:00Tempo
- MedioCondizione fisica
- Difficoltà Tecnica
Risalendo la Vallelunga dal campanile sommerso di Curon fino ai rifugi di Melago con vista ghiacciai
L'iconico campanile sommerso di Curon segna l’avvio dell’itinerario, che andrà ad esplorare tutta la Vallelunga con un percorso tecnicamente molto facile, seguendo strade forestali così agevoli da poter essere percorse anche con bici gravel.
La lunga risalita inizia su asfalto, con un solo tratto impegnativo nei pressi delle case di Pedross. Ci si sposta poi sul boscoso versante opposto della valle, pedalando su sterrato fino a Grub. Di nuovo su asfalto, lo si segue finché la strada termina Melago.
La vista si apre ora sulla parte più alta della vallata, con il rio Carlino che scende serpeggiando tra i prati e i ghiacciai della Palla Bianca a fare da sfondo; in fondo alla valle si intravede anche malga Melago, giro di boa del tour, che viene raggiunta con un ultimo tratto abbastanza pianeggiante.
Prima del ritorno a valle si devia in salita fino al rifugio Maseben, con un eccezionale colpo d’occhio sui ghiacciai e sulla sottostante vallata: è sicuramente il punto più panoramico del tour ma va conquistato con un’erta conclusiva decisamente impegnativa.
La discesa verso il lago di Resia si sviluppa interamente sul versante sinistro del rio Carlino ed è caratterizzata da alcune contropendenze nei boschi: subito dopo l’ultima salitella, dopo la deviazione per la malga di Caprone, si incontrano alcuni sporadici passaggi tecnici nella breve ma ripida discesa su sentiero.
Curon Venosta, campanile sommerso di Curon Vecchia.
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