La secolare storia di Aquileia e gli ambienti naturalistici di Grado rendono questo itinerario ricco di interessi: si parte infatti da quella che fu – quasi duemila anni fa - un’antica colonia romana arrivando a una delle mete turistiche più popolari dell’Alto Adriatico, passando per lagune e valli da pesca, spiagge e pinete, antiche paludi ora bonificate e villaggi di pescatori.
L’itinerario ha inizio dalla
millenaria basilica patriarcale di Aquileia, lambendo l’area
archeologica romana e addentrandosi nelle campagne a sud-est del centro
abitato: tra strade secondarie, argini e campi coltivati si arriva così
alla bonifica di Fossalon e da qui, costeggiando il fiume Isonzetto, si
raggiunge il pittoresco villaggio di Punta Sdobba.
Il mare
diviene ora lo scenario del tour, che prosegue dapprima sulla ciclabile
rialzata affacciata sul Carso, e successivamente aggirando la
scenografica Valle della Cavanata. Il ponte di Primero conduce invece
sull’isola di Grado, che viene attraversata con sicure piste ciclabili e
un suggestivo tratturo nella pineta.
Il lungomare e l’isola
della Schiusa segnano ora il passaggio per il centro abitato, a cui
segue il lungo e ventoso ponte che taglia in due la laguna di Grado; di
nuovo sulla terraferma, si va a toccare la pineta di San Marco prima di
rientrare ad Aquileia su comode strade bianche.
Aquileia, piazza Capitolo.
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