Descrizione percorso: Da Atessa si scende nella valle dell’Osento, guadando agevolmente il corso d’acqua e risalendo sul versante opposto con una panoramica strada bianca dalle pendenze a tratti elevate. Si scende poi gradualmente verso la valle del fiume Sinello e proprio qui, evitando l’asfalto, si andranno a percorrere alcuni saliscendi sui tratturi immersi tra vigneti e ulivi.
Attraversata la statale Adriatica si inizia a sentire odore di mare: lo si può anche già intravedere dopo lo strappo di Zimarino, ma è solo nella Riserva Naturale di Punta Aderci che la traversata dal Tirreno all’Adriatico può ritenersi conclusa.
Il suggestivo promontorio di Punta Aderci, a picco sul mare, è infatti un luogo dalla bellezza unica dove prati e falesie si fondono con spiagge, scogli e il primo iconico trabocco.
Da qui a Ortona si seguirà sempre la costa percorrendo il sedime della vecchia ferrovia Adriatica, inizialmente nel bosco su fondo sterrato scendendo dolcemente fino al Lido di Casalbordino; successivamente si imbocca invece la celebre Ciclovia dei Trabocchi sulla quale si copriranno gli ultimi venticinque chilometri rimanendo sempre lontano dal traffico.
L’unica interruzione della pista ciclabile si trova dopo pochi chilometri dal suo inizio: se l’alternativa più facile è percorrere la vicina e trafficata statale, è comunque possibile superare queto tratto non ancora completato addentrandosi per due chilometri sullo stretto sentiero sassoso tra gli alberi.
Gli ultimi dieci chilometri sono invece i più suggestivi e interessanti dal punto di vista paesaggistico, con i trabocchi che si fanno più frequenti e diverse gallerie a scandire l’avvicinamento a Ortona.
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