Val Zebrù

Situata nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, la val Zebrù è tra le valli più caratteristiche dell’Alta Valtellina: sebbene sia costellata da baite e alpeggi, molte aree risultano ancora selvagge e popolate da animali selvatici come cervi e stambecchi.

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Descrizione percorso:

Da Bormio si risale la ciclabile della Valfurva fino a Sant’Antonio andando poi ad inerpicarsi sulla ripida sterrata per Pradaccio. Un tratto pianeggiante conduce quindi al ponte sul torrente Zebù, da cui si torna a guadagnare quota fino alle baite di Zebrù di Dentro.

La risalita della val Zebrù procede ora più agevole, tra pianori e falsipiani che vanno a toccare baite e pascoli fino ad arrivare al rifugio Campo: inizia qui il tratto più suggestivo, con la vallata che si apre lasciando intravedere le cime e i nevai del Gran Zebrù.

L’ascesa termina alla fontana dell’area pic-nic nei pressi della baita del Pastore: da qui la strada prosegue infatti più e ripida e poco ciclabile. Non resta quindi che ridiscendere tutta la valle lungo la mulattiera già percorsa, deviando nella parte finale verso il ponte di Peceneccia.

Lungo le pendici boscose della Cresta di Reit si susseguono ora saliscendi, tratti di single track e piste forestali, andando poi attraversare la strada del passo dello Stelvio e arrivando fino alla zona dei Bagni Vecchi: qui si incontrano la sorgente di San Carlo e i vecchi sentieri affacciati sulla valle del Braulio.

La pista ciclabile di Premadio e San Gallo riporta quindi a Bormio mantenendosi in leggera ma costante discesa.

Punto di partenza:

Bormio, via Roma.

Altimetria

Asfalto Sterrato Sentiero/Prato/Bosco Single Track Non ciclabile

Mappa

 

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