La John Muir Way è un percorso ciclo-pedonale che attraversa tutta la Scozia da ovest a est. Istituito in onore del naturalista scozzese John Muir, unisce Helensburgh (a nord-ovest di Glascow) a Dunbar (sul mare del Nord).
I suoi circa 215 chilometri sono interamente segnalati, e prevedono varianti per gli escursionisti a piedi che possono comunque essere affrontate anche in bicicletta. E’ però da ricordare che alcune di esse (come ad esempio le aree archeologiche del Vallo Antonino) sono vietate alle due ruote.
Il nostro itinerario ripercorre fedelmente la versione ciclistica, discostandosene solo alle porte di Edimburgo (sui sentieri della Corstrophine Hill) e nella parte conclusiva dell’ultima tappa. Tutte le indicazioni sul percorso, incluse le tracce GPS ufficiali e utili informazioni logistiche sono disponibili al sito www.johnmuirway.org.
CHI ERA JOHN MUIR
Nato nel 1838 a Dunbar, a undici anni emigrò con la famiglia negli U.S.A. dove ebbe fortuna come ambientalista, naturalista e scrittore. Sebbene viaggiò in tutto il mondo, viene ricordato per il suo periodo in California quando esplorò le aree ancora incontaminate della Sierra Nevada e dello Yosemite.
Proprio alla sua iniziativa si deve l’istituzione del Parco Nazionale dello Yosemite, ed oggi John Muir è riconosciuto come una delle figure più influenti nel movimento per la conservazione della natura.
Tra i numerosi suoi scritti possiamo consigliarvi due raccolte di saggi e meditazioni sulla natura selvaggia, Andare in Montagna è tornare a casa e Le montagne mi chiamano, e il racconto della sua prima esperienza da “vagabondo” tra le montagne in La mia prima estate sulla Sierra.
DA HELENSBURGH A DUNBAR
La John Muir Way inizia dal cippo commemorativo di Helensburgh, sul fiordo del Firth of Clyde, di fronte al porto di Greenock dal quale John Muir salpò per gli U.S.A.. Il punto d’arrivo è invece affacciato sul mare del Nord, a Dunbar, dove l’avventura si conclude nei pressi della sua casa natale, oggi museo gratuito.
Nel nostro tour abbiamo diviso il percorso in tre tappe scorrevoli, dai dislivelli contenuti e dal fondo prevalentemente asfaltato inframezzato a diversi tratti sterrati. Soltanto nella prima tappa si incontra qualche passaggio più sconnesso, mentre la seconda frazione prevede dei brevi tratti a piedi (evitabili seguendo la variante “cycle”) sui sentieri di Corstrophine Hill.
A stupire, nella John Muir Way, è il sapiente utilizzo della rete ciclabile scozzese che si mantiene sempre immersa nella natura e lontano dal traffico. Si passa infatti da vecchie ferrovie a ciclabili urbane, canali navigabili e parchi cittadini, sentieri nei boschi e tratturi di campagna.
La bici ideale? Sicuramente la gravel visti i diversi settori offroad presenti. Anche una più classica bici da cicloturismo comunque non sfigurerà, a patto di seguire il percorso dedicato alla biciclette senza mai abbandonarlo.
SCOZIA COAST TO COAST
Passando da una costa all’altra della Scozia, la John Muir Way regala molteplici highlights.
Si comincia con le rive del Loch Lomond e il castello di Balloch, percorrendo parte della West Highland Way (qui trovate la traccia GPS) e prosegue lungo la suggestiva Strathkelvin Railway. Si imbocca poi il rilassante Firth and Clyde Canal che unisce i due “fiordi” della Scozia meridionale, arrivando così alla spettacolare Falkirk Wheel, l’unico “ascensore per barche” al mondo. Se vorrete allungare di qualche chilometro, proprio a Falkirk potrete ammirare anche le enormi statue equine dei Kelpies.
Nella seconda frazione di pedala invece lungo l’Union Canal e sul viadotto navigabile dell’Avon Aqueduct, spostandosi poi lungo la costa del Firth of Forth. Qui si incontrano il secolare castello di Blackness e i giganteschi ponti di Queensferry, prima di arrivare nella bellissima città di Edimburgo.
La John Muir Way si conclude quindi con un percorso che lascia la capitale verso il mare seguendo un’altra vecchia ferrovia, la Innocent Railway. Si segue quindi la costa fino a Dunbar tra spiagge, scogliere, lagune, campi da golf, tratturi di campagna e una affascinante causeway accessibile solo con la bassa marea.
ACQUA, CIBO, RIFORNIMENTI
Il percorso della John Muir Way si sviluppa nella parte della Scozia più abitata e urbanizzata, per cui non sarà difficile trovare punti di ristoro. Attenzione però che le fontane sono piuttosto rare (il clima e le temperature scozzesi non vi faranno comunque consumare molti liquidi…).
Le specialità scozzesi invece non sono poi così eccezionali anche se la cucina locale offre comunque diverse scelte, come ad esempio l’haggis (un insaccato a base di interiora di pecora) o la cullen skink (una zuppa di pesce affumicato con porri e patate vellutati).
Più classiche invece le varie pie (sformati ripieni di carne o pesce), il salmone, il mac&cheese (maccheroni al formaggio cotti in forno), l’immancabile fish and chips, e piatti di carne come bistecche o hamburger o – sulla costa – a base di pesce. Di contorno ovviamente patate, tante patate, in tutte le versioni.
Volete un consiglio? Fate un’abbondante colazione (la tradizionale full scottish breakfast con uova, pancetta, fagioli, pomodori e salsicce) e per pranzo cercate un panificio lungo la strada: quasi tutte le bakery propongono ampia scelta di cibo di strada e offrono anche qualche tavolino per sedersi (per la seconda tappa segnatevi Manna House a South Queensferry).
Quanto ai drink, troverete innumerevoli varietà di birre e soprattutto di whisky, la bevanda nazionale. Se invece preferite l’analcolico non dimenticate di provare la Irn-Bru, talvolta pubblicizzata come “Scotland’s other national drink”.
ORGANIZZAZIONE LOGISTICA
Affrontare un’avventura bikepacking all’estero non è sempre facile, ma proviamo a darvi le principali informazioni per organizzare al meglio la vostra John Muir Way.
Arrivo in Scozia:
Ryanair e Easyjet volano regolarmente da diversi scali italiani fino all’aeroporto di Edimburgo. Per il trasporto bici è d’obbligo uno scatolone resistente (lo potete chiedere al vostro rivenditore di fiducia, dimensioni massime 160 x 85 x 40 cm.) e materiale da imballaggio per proteggere telaio e cambio. Abbiamo poi messo le ruote all’interno di due sacche così da evitare sfregamenti o graffi, ricordandoci anche di infilare nella scatola una pompa per gonfiare rapidamente le ruote e dello scotch da pacchi, utile per il ritorno.
Lo scatolone (e tutto quello che non ci serve più) lo abbiamo poi lasciato al deposito bagagli in aeroporto. Il costo non è irrisorio (120£ per una settimana nel 2024) ma se siete in compagnia potrete riunire gli scatoloni in un solo collo.
Spostamenti tra Helensburgh, Edimburgo e Dunbar:
Per raggiungere Helensburgh abbiamo usufruito del servizio ferroviario da Edinburgh Park (a cinque chilometri dall’aeroporto), con durata del viaggio di circa due ore.
Stessa cosa per il ritorno da Dunbar all’aeroporto, con cambio intermedio alla stazione centrale di Edinburgh Waverley e arrivo a Edinburgh Park oppure Edinburgh Gateway.
Le bici viaggiano gratis, ma per alcuni treni è necessaria la prenotazione. Potete acquistare i biglietti on-line dal sito www.scotrail.co.uk oppure alle biglietterie in stazione. Fate però attenzione che a differenza dell’Italia qui i treni non hanno numerazione, per cui dovrete destreggiarvi tra orario di partenza, binario previsto e destinazione finale (al monitor del binario in genere compaiono le fermate intermedie).
Pernottamenti:
Non mancano hotel, B&B e affittacamere, anche se nel periodo estivo – soprattutto tra Edimburgo e Dunbar – l’alta richiesta fa calare la disponibilità e lievitare i prezzi. Dove possibile abbiamo preferito pernottare in catene internazionali come Premier Inn o Travelodge, che garantiscono standard qualitativi, colazioni abbondanti e spazi dove riporre le bici (nei Travelodge, in particolare, ci è stato concesso portare le biciclette in camera).
La nostra avventura scozzese è durata in realtà un giorno in più: ciò ci ha permesso di pernottare per due giorni consecutivi a Edimburgo e affrontare una bellissima escursione nelle Pentland Hills (qui la traccia GPS).
Quando andare:
Il sud della Scozia non è poi così freddo come si possa pensare, e c’è chi la John Muir Way la percorre tutto l’anno. I mesi migliori sono comunque quelli estivi (Luglio e Agosto), durante i quali le temperature medie oscillano tra 15 e 20 gradi.
La vera incognita è ovviamente il meteo, che può regalarvi con la stessa probabilità sia splendide giornate soleggiate che pesanti perturbazioni in arrivo dall’oceano o dal mare del Nord. E’ più probabile comunque incontrare delle condizioni tipicamente anglosassoni con cielo coperto, clima variabile e qualche sporadica pioggerellina portata dal vento: la dotazione antipioggia è quindi d’obbligo.
LE TAPPE
Prima tappa:
- Helensburgh – The Falkirk Wheel | 78,2 chilometri e 560 metri di dislivello
- Link alla traccia GPS
- Alloggio a Helensburgh: Riva boutique Hotel oppure Maybank Guest House. Noi in realtà abbiamo pernottato al County Hotel nel vicino sobborgo di Craighendoran, al cui interno è presente anche il ristorante vegetariano Meatless Marvels.
- Vitto a Helensburgh: The Commodore oppure Riverhill Courtyard.
- Alloggio a Falkirk: Premier Inn Falkirk Central, a due chilometri dalla Falkirk Wheel seguendo il Forth and Clyde Canal.
- Vitto a Falkirk: Rosebank The Beefeater (per i soli clienti dell’annesso hotel Premier Inn) oppure il vicino Copper Top.
Seconda tappa:
- The Falkirk Wheel – Edimburgo | 66,3 chilometri e 530 metri di dislivello
- Link alla traccia GPS
- Vitto: Edimburgo offre proposte per tutti i gusti e tutte le tasche, anche se vi consigliamo di evitare i locali turistici del Royal Mile. Piuttosto spostatevi nella vivace area di Grassmarket dove trovate il Fiddler’s Arm oppure uno dei tanti pub in zona prenotabili anche on-line.
- Alloggio: Travelodge Edinburgh Central.
Terza tappa:
- Edimburgo – Dunbar | 65,1 chilometri e 260 metri di dislivello
- Link alla traccia GPS
- Al termine della tappa vi suggeriamo di tornare in treno a Edimburgo così da dormire due notti nella stessa struttura.
- Se preferite pernottare nelle vicinanze dell’aeroporto, trovate diverse catene o hotel a pochi chilometri dallo scalo. Noi, ad esempio, abbiamo scelto la più economica: Travelodge Edinburgh Ratho Airport con annesso ristorante (quest’ultimo in verità un po’ deludente).
IL VIDEO
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