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Il film Basilicata Coast to Coast (regia Rocco Papaleo, anno 2010) ha ispirato l’incredibile traversata della Lucania dal Tirreno allo Ionio, oggi diventato un percorso di riferimento per scoprire questa terra discreta e selvaggia, immersa nella natura e garanzia di solitudine e libertà.

MAPPA-BASILICATA-COAST-TO-COASTNoi abbiamo affrontato il tour in modalità bikepacking, andando alla scoperta di una regione dai tesori nascosti e dai molteplici borghi, scorci e paesaggi. Abbiamo ripercorso a grandi linee il tour proposto dal film salvo nel finale deviare verso Matera e arrivando a Metaponto.

Il viaggio da e per la Basilicata l’abbiamo invece svolto in treno, utilizzando l’utilissimo trasporto bici garantito dai convogli Intercity di Trenitalia.

A questo link sono disponibili le tracce GPS.


DA MARATEA A METAPONTO

La partenza coincide con quella del film: Maratea, nello stretto affaccio ionico della Basilicata e facilmente raggiungibile in treno dal nord Italia. Un po’ come l’arrivo a Metaponto, anch’essa collegata dai treni Intercity a Milano, Bologna, Firenze, Roma e Napoli.

Nel mezzo sei tappe di media difficoltà su percorsi piuttosto scorrevoli e studiati per essere affrontati con bici di tipo gravel. Non mancano tuttavia passaggi isolati e avventurosi, qualche punto tecnico e sporadici brevi tratti a piedi.

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Panoramica sui Sassi dal belvedere di Matera

Sebbene la percentuale di asfalto sia piuttosto elevata (soprattutto nelle prime tappe) le strade lucane si riveleranno piacevoli da percorrere. Abbiamo infatti scelto strade secondarie e rurali, spesso disastrate e interessate da ghiaino, brevi tratti sterrati e totalmente prive di traffico.


APPENNINO, CALANCHI, MURGIA

Il Basilicata Coast to Coast regala ogni giorno paesaggi e ambientazioni sempre diverse.

Dalla baia di Maratea ai boschi di castagni della prima frazione, fino alle verdeggianti foreste del monte Sirino nell’attraversamento appenninico della tappa successiva. Si passa poi a Viggiano con la sua Madonna Nera e ai crinali sconfinati della Val d’Agri, dove pere, mele, uva, noci e fichi crescono spontanei a bordo strada.

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La ciclovia del Pollino nei pressi di Lagonegro

L’incredibile spettacolo dei calanchi e la città fantasma di Craco caratterizzano invece la quarta frazione, mentre i dolci pendii collinari e la suggestione dei Sassi segnano l’arrivo a Matera. E per finire la Murgia Materana e le coltivazioni della Piana di Metaponto.

Il continuo mutamento degli scenari e la bassa densità di popolazione porteranno inoltre a pedalare in totale libertà e solitudine per svariate decine di chilometri, senza incontrare anima viva e toccando non più di uno o due paesi a ogni tappa, con tutte le difficoltà del caso.


ACQUA, CIBO E RIFORNIMENTI

Nelle prime tre tappe l’acqua è una presenza costante con fontane ed abbeveratoi presenti un po’ lungo tutto il percorso. Tutto cambia invece nella seconda metà della traversata: la quarta tappa offre solo un piccolo punto di ristoro a Craco, la quinta – seppur breve – garantisce ristoro solo all’arrivo a Matera mentre la frazione conclusiva presenta un provvidenziale passaggio nel centro di Montescaglioso.

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La città fantasma di Craco

Quanto alle specialità locali, salsiccia lucana e peperone crusco vi accompagneranno lungo tutto il tour; ma pure le specialità di pesce sono una presenza costante nei menù, anche nel cuore dell’Appennino: il mare, in fondo, non è così lontano come si potrebbe immaginare.


CANI

L’unico vero pericolo sono i cani, che spesso sono visti come una “piaga” per i cicloturisti che si avventurano nel meridione.

Anche noi abbiamo dovuto farne i conti (soprattutto nelle tappe di Aliano, Ferrandina e Matera) ma con le dovute accortezze siamo riusciti a evitare spiacevoli incidenti.

I consigli sono sempre gli stessi: non innervosire i cani con urla o rumori, allontanandosi lentamente dal loro territorio e, se necessario, fermandosi e procedendo a piedi; va ovviamente sempre mantenuta la calma ricordandosi che all’occorrenza la bicicletta può sempre essere usata come “scudo” tra sé e i quadrupedi.

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In realtà non siamo mai arrivati al punto di dover cercare vie alternative, e abbiamo anzi constatato che azioni improvvise e inaspettate, come il suono di un campanello o il getto d’acqua di una borraccia, sono utili a disorientare e calmare i cani.

I ciclisti più timorosi possono comunque dotarsi di fischietti a ultrasuoni o spray al peperoncino, accessori economici ma che possono dare una maggiore sicurezza.


TAPPE E LOGISTICA

Concludiamo con qualche pratica informazione di tipo logistico, utile per organizzare al meglio il vostro Basilicata Coast to Coast.

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Il mar Ionio al Lido di Metaponto

Arrivo a Maratea:

I treni Intercity da Milano a Reggio Calabria passano per Bologna, Firenze, Roma e Napoli, fermando poi a Maratea o nella vicina Sapri.

Noi siamo arrivati a Sapri, dormendo all’Hotel Tirreno e cenando al Ristorante Lucifero, raggiungendo poi la partenza della prima tappa con dieci minuti di treno regionale.

Tappa 1:
Tappa 2:
Tappa 3:
Tappa 4:
  • Aliano – Ferrandina | 57,0 chilometri e 1250 metri di dislivello
  • Link alla traccia GPS
  • Ferrandina offre poche alternative di alloggio. Nel nostro caso abbiamo anticipato la prima discesa della quinta tappa verso Ferrandina Scalo, raggiungendo il vicino Hotel degli Ulivi che propone anche trattamento di mezza pensione.
Tappa 5:
  • Ferrandina – Matera | 49,4 chilometri e 930 metri di dislivello
  • Link alla traccia GPS
  • Vitto: Ristorante Paolangelo oppure Central Pub
  • Alloggio: il centro storico garantisce innumerevoli sistemazioni per tutte le tasche. Noi abbiamo soggiornato all’Hotel San Domenico al Piano dove – in attesa del check in – abbiamo potuto lasciare le biciclette custodite per visitare a piedi il centro storico.
Tappa 6:
  • Matera – Lido di Metaponto | 69,4 chilometri e 720 metri di dislivello
  • Link alla traccia GPS
  • Metaponto e il suo Lido non sono il top riguardo l’accoglienza: il Lido offre sistemazioni solo nel periodo estivo, mentre Metaponto ha una sola struttura ricettiva (Pensione Afrodite) e un solo ristorante (Il Guerriero). Come alternativa si può valutare un rientro anticipato verso località più grandi come Potenza, Battipaglia o Salerno.
Rientro da Metaponto:

I treni Intercity da Taranto permettono di raggiungere Roma, da dove partono altri convogli Intercity verso Milano e Trieste.

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