
IL VIDEO
Qualche tempo fa le nostre avventure ci avevano portato ad affrontare la Tirreno-Adriatico in bikepacking, un’inedita traversata dell’Italia in gravel tra Lazio, Abruzzo e Molise.
Stavolta abbiamo pedalato una nuova coast-to-coast all’Italiana ma in senso inverso, dal mar Adriatico al Tirreno, da Rimini a Cecina per una lunga e indimenticabile gravellata!
L’itinerario di cinque giorni ha interessato l’appennino tosco-romagnolo e le provincie di Siena e Pisa, sfruttando nella prima parte le vallate dei fiumi Marecchia e Arno.
Le bellissime strade bianche toscane sono state invece le protagoniste nella parte centrale, con il percorso che si è concluso tra le pinete della Costa degli Etruschi.
Gli spostamenti verso la partenza e nel ritorno possono essere svolti in treno, utilizzando il sempre utile trasporto bici garantito dai convogli Regionali e Intercity di Trenitalia: lo snodo di Bologna è infatti il crocevia tra le linee adriatica quella tirrenica per chi proviene dal nord Italia.
Tra Rimini e Cecina non ci sono infatti collegamenti diretti, ma sarà necessario “triangolare” gli spostamenti con cambi a Pisa, Firenze o Prato e Bologna.
A questo link sono disponibili le tracce GPS e tutti i dettagli delle cinque tappe. Qui invece la traccia intera senza interruzioni.
DA RIMINI A CECINA
La partenza avviene da Rimini, nel cuore pulsante della Riviera Romagnola, mentre l’arrivo è in Toscana a Cecina, nel territorio della Costa degli Etruschi.
Le cinque tappe previste sono di impegno variabile: la prima inizialmente scorrevole diventa più movimentata nel finale mentre nella seconda si concentrano le difficoltà altimetriche maggiori; la terza e quarta sono caratterizzate dai continui saliscendi toscani, mentre l’ultima frazione verso il mare è più agevole.

La partenza è dal lungomare di Rimini
Il percorso di questa traversata dell’Italia in gravel si sviluppa per circa il 55% su strade asfaltate, perlopiù secondarie e di campagna caratterizzate da assenza di traffico ma anche da punti disastrati, brecciolino e svariati tratti cementati: la bici gravel è quindi il mezzo ideale per questa traversata dell’Italia in gravel.
Il restante 45% si snoda invece su percorsi sterrati, ossia strade bianche e tratturi di campagna ma anche carrarecce in ghiaia e qualche sentiero più malmesso: nulla comunque che non possa essere affrontato con dei normali copertoncini da 38mm.
SCENARI SEMPRE DIVERSI
Attraversando l’Italia da costa a costa tra Romagna e Toscana si esplorano luoghi remoti e poco frequentati, talvolta completamente abbandonati e immersi nel silenzio.
La Ciclabile del Marecchia, nella prima tappa, si addentra nelle quiete colline del Montefeltro, mentre gli Appennini tosco-emiliani e le foreste del Casentino saranno il suggestivo scenario della seconda frazione.
Tocca poi alla Toscana più bella: dal Valdarno al Chianti nella terza tappa fino alle città medievali di Monteriggioni e Volterra nella quarta.
E infine la Macchia della Magona, i cipressi di Bolgheri e la verdeggiante Costa degli Etruschi, per concludere l’avventura pedalando in relax con la vista sul mare.

I calanchi dell’Appennino Romagnolo
ACQUA, CIBO E RIFORNIMENTI
Nell’Appennino l’acqua è una costante: negli sporadici paesi incontrati è quasi presente una fontana, e non sarà inoltre difficile individuare punti di ristoro come bar o ristoranti/agriturismi, a patto di pianificare nel dettaglio eventuali soste.
Nella seconda parte, tra la Toscana centrale e la costa tirrenica, i centri abitati diventano più numerosi. Paradossalmente le fontane diventano invece meno frequenti e alcune, pur segnalate sulle mappe, potrebbero risultare non funzionanti soprattutto nei mesi più caldi.

Tra i vigneti della Val d’Elsa
Quanto alle specialità locali, il Montefeltro spicca per funghi porcini e piatti a base di tartufo, mentre nel Casentino la patata rossa di Cetica è alla base della produzione di gnocchi e tortelli.
Nel cuore della Toscana si va invece sul tradizionale: pappa al pomodoro, ribollita o gli insaccati come la finocchiona e il salame di cinta senese. Senza dimenticare ovviamente la classica bistecca alla fiorentina e il vino prelibato, Chianti su tutti.
Nei menù dei ristoranti verso la costa compaiono anche piatti a base di cinghiale o di pesce.
TAPPE E LOGISTICA
Concludiamo con qualche pratica informazione di tipo logistico, utile per organizzare al meglio la vostra traversata dell’Italia in gravel.

I tetti di Volterra
Arrivo a Rimini e ritorno da Cecina:
Alla partenza ci siamo arrivati in treno da nord via Ferarra (ma ci si può arrivare anche via Bologna). Alla stazione Rimini fermano sia i treni Regionali che Intercity, ma su quest’ultima tipologia è obbligatorio prenotare il posto bici.

Pedalando lungo il fiume Arno
Dopo l’arrivo a Cecina, invece, il rientro a nord verso Bologna è più difficoltoso: in condizioni normali è necessario effettuare cambi treno a Pisa e Prato o Firenze Rifredi.
Nel nostro caso però la linea Prato-Bologna era chiusa per lavori e i bus sostituivi non trasportavano le biciclette. Abbiamo risolto viaggiando tra Firenze e Bologna a bordo di un treno Frecciarossa, smontando la bici e inserendola all’interno di una sacca “artigianale” creata a partire da un telo cerato acquistato su Amazon e ritirato da un locker di Cecina.
Prima tappa – Il Montefeltro:
- Rimini – Sant’Agata Feltria | 59,2 chilometri e 980 metri di dislivello.
- Link alla traccia GPS
- Vitto e alloggio: Falcon Hotel oppure Albergo Gaggiola.
Seconda tappa – L’Appennino:
- Sant’Agata Feltria – Bibbiena | 67,3 chilometri e 1520 metri di dislivello
- Link alla traccia GPS
- Vitto e Alloggio: Il Giardino Hotel
Terza tappa – Chianti e Valdarno:
- Bibbiena – Radda in Chianti | 89,3 chilometri e 1320 metri di dislivello
- Link alla traccia GPS
- Vitto: Bettola dell’Eroico oppure Ristorante il Girarrosto.
- Alloggio: Hotel Palazzo San Nicolò, oppure sistemazioni in appartamento vicino al centro (Baldini Romanita, Casita).
Quarta tappa – Sterri Toscani:
- Radda in Chianti – Volterra | 73,6 chilometri e 1550 metri di dislivello
- Link alla traccia GPS
- Volterra è una località turistica dove abbondano possibilità di vitto e alloggio per tutte le tasche. Nel nostro bikapacking abbiamo tuttavia annticipato parte della quinta tappa pernottando a Saline di Volterra all’Hotel Ristorante Africa, sicuramente la miglior sistemazione di tutta la traversata.
Quinta tappa – La Costa degli Etruschi:
- Volterra – Cecina | 70,0 chilometri e 750 metri di dislivello
- Link alla traccia GPS
tutto molto interessante e preciso….complimenti
Grazie! 🙂