Lessinia
Alta Lessinia
- 59.2 kmLunghezza
- 1830 mDislivello
- 05:30Tempo
- DifficileCondizione fisica
- Difficoltà Tecnica
Sebbene non siano tra le mete più conosciute della Lessinia, i suggestivi monoliti della Valle delle Sfingi rappresentano un’interessante via d’accesso alle panoramiche e sconfinate distese erbose dell’Alta Lessinia.
Da
Badia Calavena si sale subito al passo Spin del Pojero, continuando poi
sulla traccia pianeggiante per Comerlati. Con un’ultima rampa si giunge
quindi sulla cima di un panoramico dosso prativo: da qui si dovrà
imboccare il poco evidente sentiero a fianco degli alberi, attraversando
poi i pascoli con una linea tutta da inventare fino a una vicina
recinzione e da qui alla mulattiera che scende a Tezze.
Con altri
due chilometri di salita si arriva a Velo Veronese, dove termina la
parte più difficile dell’itinerario: i tredici chilometri fin qui
percorsi si snodano infatti in zone piuttosto abbandonate, i cui
tratturi rurali presentano un fondo rovinato e talvolta poco curato.
L’ascesa
prosegue ora più agevole per Croce del Gallo e Camposilvano, accedendo
quindi alla Valle delle Sfingi: ci si addentra ora tra monoliti rocciosi
dalle forme stravaganti (le cosiddette “sfingi”) plasmati nel corso dei
secoli dall’azione erosiva degli agenti atmosferici; nei pressi di
Malga Buse di Sotto, dove le rocce creano un affascinante labirinto
naturale, si imbocca il sentiero che esce dalla piccola valle
collegandosi alla traccia erbosa di cresta.
Con il panorama che
si fa sempre più grandioso (nelle giornate più limpide si arriva a
scorgere la Laguna di Venezia) si sale fino alla Conca dei Parpari,
proseguendo poi sulla provinciale per San Giorgio e concludendo l’ascesa
con il facile sterrato per il rifugio Malga Malera.
Dal vicino
Monte Grolla, dopo quasi trenta chilometri all’insù, comincia una
velocissima discesa sul bordo dell’altopiano Lessino che si innesta più
avanti sul Sentiero delle Gosse: all’inizio particolarmente sconnesso,
diventa in seguito più scorrevole e divertente tra tunnel e tornantini
fino al fondovalle di Giazza.
L’ultima parte del tour si svolge
su strade secondarie, mulattiere e brevi sentieri, e scende gradualmente
lungo la Val d’Illasi presentando anche alcune brevi risalite. L’ultima
di esse conduce al Peper Park, un parco dedicato alle energie pulite e
rinnovabili, i cui sterrati riportano velocemente verso Badia Calavena.
Badia Calavena, piazza degli Alpini.
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