Comelico, Dolomiti
Altopiano di Danta
- 29.9 kmLunghezza
- 960 mDislivello
- 03:00Tempo
- MedioCondizione fisica
- Difficoltà Tecnica
Nel cuore delle Alpi Carniche, tra Dolomiti e valli austriache, ecco un percorso gravel transfrontaliero che ti farà conquistare di uno dei valichi alpini più selvaggi e remoti.
Il percorso gravel può essere affrontato con coperture superiori ai 38mm. e può essere diviso in due tappe con pernottamento a Kartitsch o Sillian.
La discesa del km. 45 é chiusa per lavori forestali fino al 9 Novembre 2025: da Kartitsch consigliabile scendere in Val Pusteria proseguendo su asfalto.
L’itinerario che solca le Alpi Carniche si apre con la ripida salita in Val Visdende, una delle valli più incontaminate della Dolomiti: vi si accede tramite la forra di Cima Canale tra cascate, gallerie e tornanti, attraversando poi i boschi di conifere e gli ampi pascoli della vallata.
Si imbocca quindi la costante ascesa verso Forcella Dignas, quasi tutta asfaltata fino a Malga Dignas (1686 m.) e in seguito sterrata, con il tratto conclusivo reso difficoltoso dal fondo via via più ghiaioso e malmesso (ma comunque ciclabile anche con bici gravel).
Lo scollinamento tra le vecchie casermette di confine e un brevissimo sentiero scosceso segnano l’arrivo a Forcella Dignas/Tilliacher Joch, il selvaggio e remoto valico al confine tra Italia e Austria dal quale si ammira una grandiosa vista sulle Dolomiti e sulle valli austriache.
La prima parte della discesa si snoda su un largo e ripido sentiero ghiaioso, ma già dopo i primi due tornantini le difficoltà calano permettendo di raggiungere a gran velocità il vicino rifugio Porze. Il fondo si fa ora compatto e scorrevole verso il lago Klapfsee e nel susseguirsi di tornanti della Dorfental.
Alle porte di Obertilliach si interseca il torrente Gail e lo si segue in leggera salita fino al valico di Kartitscher Sattel tra le piste da skiroll e la strada di fondovalle. Si scende a Kartitsch, si risale rapidamente a Hollbruck e si affronta quindi la ripida picchiata verso la Val Pusteria.
Dopo alcune interessanti varianti offroad ci si immette sulla ciclovia della Drava rientrando così in Italia, per poi imboccare le poco pendenti piste sterrate tra San Candido e la Val di Sesto.
L’ultima asperità da Bagni di Moso al passo Montecroce Comelico presenta pendenze difficoltose solo nella prima parte, come anche ripida è l’insidiosa discesa ghiaiata verso le Terme di Valgrande.
Le piste da fondo di Padola, la strada bianca verso Sopalù e la ciclabile di Campitello permettono infine di attraversare tutta la Val Comelico chiudendo l’itinerario rimanendo sempre lontani dalle strade principali.
Santo Stefano di Cadore, piazza Roma.
Sostenendo nest.bike puoi contribuire al mantenimento del sito, aiutandoci a scoprire sempre nuovi percorsi.
D'altronde, se ti avessimo accompagnato alla scoperta di un percorso a te sconosciuto, ci avresti offerto almeno una birra?
Commenti