Tra densi boschi e verdissimi prati, lontano dai flussi turistici più importanti, l’altopiano di Danta di Cadore regala un tour a tratti impegnativo tra strade forestali, rampe impegnative e divertenti single track.
Si inizia con la facile salita verso la panoramica spianata della chiesetta di Santa Barbara, un eccezionale punto d’osservazione sulle vette circostanti; dal centro di Danta si prende poi il piacevole sterrato nel bosco che passa per Forcella Zambei e raggiunge in dolce ascesa il passo di Sant’Antonio.
Da qui le pendenze si fanno più severe nei boschi ai piedi del monte Ajarnola, con alcune difficili rampe sconnesse che conducono prima al bosco di San Rocco e quindi a casera Ajarnola. Si scende ora sul tecnico sentiero 152 (qualche minuto a piedi per i meno esperti) andando a innestarsi sulla mulattiera che sale da Padola.
Si torna a salire per alcune centinaia di metri dalle severe pendenze, dopodiché la carrareccia prosegue pressoché pianeggiante fino al bivio per Casera Ajarnola: finalmente in discesa, si raggiunge la chiesetta di Sant’Anna andando poi a percorrere una serie di divertenti single track fino alle porte di Padola.
Una lunga discesa su strada boschiva conduce ora a Sopalù e Campitello, arrivando poi a Santo Stefano sulla pista ciclabile a fianco del torrente.
Il finale del tour è invece tutto all’insù, dato che per tornare a Danta si dovranno affrontare cinque chilometri dalle pendenze altalenanti: frequenti saranno infatti i tratti pianeggianti, compensati da rampe impegnative delle quali due (all’inizio e a metà ascesa) decisamente proibitive.
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