Comelico, Dolomiti
Alpi Carniche - Forcella Dignas
- 93 kmLunghezza
- 2190 mDislivello
- 06:30Tempo
- EstremoCondizione fisica
- Difficoltà Tecnica
Aggirare il gruppo dei Brentoni significa cambiare almeno tre vallate, lambendo diverse aree geografiche (Comelico, Cadore e Carnia) e attraversando luoghi, strade e sentieri spesso isolati e poco frequentati.
 
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
 Partendo da Santo Stefano e affrontando il periplo in senso antiorario 
si incontra subito la prima difficoltà: la dura ascesa all’altopiano di Danta
 è infatti l’unica alternativa alla lunga e trafficata galleria verso 
Auronzo (la vecchia strada lungo il Piave è invece definitivamente 
impraticabile).
Si parte quindi in salita, sulle difficili 
pendenze parzialmente cementate che conducono alla frazione di Tabiarel;
 conclusa la parte più impegnativa della scalata si prosegue nei boschi 
del Monte Piedo, scendendo poi su Auronzo con un tratturo piuttosto 
ripido e sconnesso, in parte ridotto a sentiero.
L’interlocutorio tratto nella valle del 
Piave anticipa la lunga ascesa che risale la val Piova 
costeggiando le propaggini meridionali dei Brentoni: la prima 
parte della salita, dopo Pelos, segue l’agevole sterrata lungo il 
torrente innestandosi poi sulla rotabile per Sella Ciampigotto, raggiunta
 al termine di una lunga e ardita serpentina di tornanti.
Le 
vette dell’altopiano di casera Razzo sono lo sfondo della discesa verso 
il pianoro di Casera Campo, mentre poco più avanti ci si immette sulla 
vecchia Statale 486 che si inoltra nella bellissima e isolata valle del 
torrente Frison.
Qui il traffico ai mezzi motorizzati è 
interdetto dal 1993, anno in cui la zona venne interessata da 
un’alluvione che danneggiò seriamente la strada, già allora in gran 
parte sterrata. Ancora oggi l’unico tratto asfaltato (e anche il più 
suggestivo) è quello dei quattordici tornanti in successione dopo il 
passo della Merendera.
La lunga picchiata si conclude quindi a Campolongo, distante da Santo Stefano solo pochissimi chilometri in leggera discesa.
Santo Stefano di Cadore, piazza Roma.
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