Giro del Monte Pore

Il giro attorno al Monte Pore parte dal fondovalle, risalendo dolcemente la Val Fiorentina fino a Selva di Cadore e raggiungendo poi la frazione di Rova, da cui si rimane in quota andando a intercettare la strada del passo Giau.

Poco più avanti la scalata riprende verso Posalz, continuando poi sopra le case di Frena con pendenze a tratti proibitive. Di nuovo agevole, la sterrata scende poi ripida ritornando sulla salita del passo Giau chviene percorsa per quattro chilometri e numerosi tornanti fino al rifugio Fedare.

Con Nuvolau e Averau a far da scena si continua ora sulla mulattiera 463: la carrareccia, lastricata in più punti, taglia i prati fino allo spartiacque con la Val Cordevole regalando allo scollinamento un sorprendente colpo d’occhio sulle vette dell’arco Dolomitico, Marmolada su tutte.

Con la vetta del Monte Pore lontana solo poche centinaia di metri, può avere inizio la discesa: lunga ed inizialmente varia, presenta alcune difficoltà tecniche nella prima parte diventando poi sempre agevole; la picchiata comincia con un panoramico single track a cui segue, dentro al bosco, la sequenza di veloci carrarecce della Strada della Vena.

Superate le case di Col i sentieri tornano a scorrere sotto le ruote verso Colcul, dove la discesa viene improvvisamente interrotta dal duro strappo della Forcia. Si torna quindi a perdere quota toccando Colle Santa Lucia e affrontando la parte conclusiva della discesa nei boschi di Caprile, senza dubbio la più tecnica e malmessa (ma che può essere tranquillamente evitata proseguendo su strada).