Paesaggio

Gran Tour degli Altopiani

La zona degli Altopiani Trentini (Folgaria, Lavarone, Luserna), insieme al vicino altopiano veneto di Tonezza e Fiorentini, complici i trascorsi bellici della Grande Guerra, ospita oggi una delle reti sentieristiche più fitte delle Alpi: ogni altopiano racchiude infatti centinaia di chilometri di percorsi ideali per la mountain bike, passando da tecnici single track boschivi a panoramiche mulattiere delle quote più alte, offrendo così innumerevoli occasioni di svago per ogni tipologia di biker.

Chi andasse alla ricerca di un itinerario lungo e impegnativo può ad esempio cimentarsi nel “Gran Tour” dei quattro altipiani, uno dei percorsi più classici che – grazie proprio all’esteso reticolo di sentieri - può essere personalizzato con infinite diverse varianti.

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Descrizione percorso:

Volendo partire dalla Valdastico e affrontando il tour in senso orario, i venti chilometri iniziali sono quasi tutti in salita, prevalentemente sull’asfalto di strade secondarie solo di rado interrotto da intermezzi sterrati: dal fondo della valle si arriva infatti a Tonezza lungo la vecchia strada oggi chiusa al traffico, poi al passo della Vena con pendenze più marcate, e infine al rifugio Rumor con un agevole traverso alle pendici del monte Campomolon. L’interminabile ascesa si conclude quindi sulla mulattiera militare che scollina al Valico di Valbona.

L‘itinerario si sposta ora sulla panoramica Costa d’Agra percorrendo il crinale che separa l’altopiano dei Fiorentini con le vaste praterie di passo Coe: il valico viene ben presto raggiunto con il segnavia 124, che nella prima parte di discesa si presenta non ciclabile per qualche minuto prima di immettersi sulle tracce erbose che tagliano i pascoli.

Sterrate compatte seguono ora le piste da sci affacciate sull’altopiano di Folgaria, lambendo il rifugio Stella d’Italia e addentrandosi poi nei fitti boschi fino a passo Sommo: si entra così nell’altopiano di Lavarone, il cui attraversamento è contraddistinto da single track facili e divertenti, toccando numerose piccole frazioni e alcune brevi ma impegnative risalite.

A Carbonare si incontra la prima ascesa, che per via del fondo ripido e irregolare è anche la più difficile; da contrada Bertoldi ci si inerpica poi al monte Belem, mentre da Monterovere si sale a passo Vezzena con pendenze via via meno erte.

Il successivo settore attraversa tutto l’altopiano di Luserna su piste larghe e scorrevoli contraddistinte da alcuni saliscendi, che solcano le ampie distese prative passando per le malghe Camporosà e Campo Posellaro.

La discesa conclusiva verso la Valdastico si apre con i tratturi della val Trugole e prosegue con le difficoltà della Strada della Cingella: oggi ridotta a un malmesso sentiero, questa vecchia via medievale scende ripida nella val Torra con alcuni passaggi tecnici e un fondo sassoso assai instabile; ben presto però la “Cingella” diventa una larga rotabile, prima sterrata e poi asfaltata, che permette di scendere alla frazione di Lucca e raggiungere quindi San Pietro Valdastico. Gli ultimi chilometri del tour si snodano infine sul nuovo percorso ciclabile del torrente Astico.

Punto di partenza:

Pedescala, frazione del comune di Valdastico, piazza I Armata.

Altimetria

Asfalto Sterrato Sentiero/Prato/Bosco Single Track Non ciclabile

Mappa

 

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