Altopiani Trentini
Gran Tour degli Altopiani
- 76.5 kmLunghezza
- 2450 mDislivello
- 07:00Tempo
- EstremoCondizione fisica
- Difficoltà Tecnica
La parte più a nord delle Piccole Dolomiti ospita un ambiente per certi versi ancora impervio e poco conosciuto, dove pareti rocciose e sentieri dimenticati, valli profonde e boschi popolati di cervi e camosci si accompagnano a testimonianze storiche legate alla Strafexpedition della Prima Guerra Mondiale e - sorprendentemente – anche ai sistemi di difesa aerea della Guerra Fredda.
Una prima breve salita sui sentieri Fogazzariano e Valle dei Ciliegi
permette di scollinare la parte più alta dell’altopiano di Tonezza, con
il percorso che scende poi in valle Barbarena affrontando un lungo
tratto nel bosco; si sale quindi agevolmente prima a Sella del Tormeno e
poi – superati gli alpeggi di malga Zolle – al passo della Pianella.
La
suggestiva strada militare “della Cucca” taglia ora gli scoscesi pendii
meridionali delle Porte di Toraro, arrivando nella rilassante valle
Campoluzzo e raggiungendo poi la vicina malga Campoluzzo di Mezzo.
E’
qui che si incontra il primo tratto impegnativo: lungo il segnavia 521
si arriva infatti sul ciglio del costone a picco sulla valle del
Laghetto, proseguendo poi a destra su un vecchio camminamento della
Grande Guerra (sentiero 521A) che sale con regolarità presentando però
diversi punti non ciclabili (circa dieci minuti a piedi in totale).
Raggiunta
la radura erbosa di Bocchetta del Tin si deve ora proseguire su una
traccia difficilmente individuabile tra i prati, ma che diventa poco
dopo più evidente dentro al bosco. Si completa quindi l’ascesa lungo una
larga mulattiera che nella parte finale diviene più sconnessa fino alla
panoramica cima del monte Maggio.
Lasciata la cima, si imbocca
il meraviglioso single track affacciato sulla val Terragnolo, che tra
passaggi arditi e qualche punto tecnico va a innestarsi sulla
carrareccia per Passo Coe. Da qui si raggiunge la vicina Base Tuono (www.basetuono.it), una base missilistica NATO costruita durante la Guerra Fredda e oggi sede di un originale allestimento museale.
La
discesa continua più accentuata nella valle Campoluzzo fino a
incrociare il segnavia 525, con il quale si sale a malga Valbona con
tratturi erbosi e pendenze – almeno nella seconda parte – poco
impegnative. Un ultimo strappo su asfalto conquista infine il Valico di
Valbona, ai piedi del monte Toraro e affacciato sull’ anfiteatro del
Campomolon.
La cima del monte Toraro – un tempo sede del centro
di controllo dei missili di Base Tuono - si raggiunge con due ulteriori
chilometri di salita, al termine dei quali si ammira uno dei panorami
più vasti e spettacolari delle Piccole Dolomiti.
Di nuovo al
Valico di Valbona, si approccia la discesa finale: sterrata fino al
rifugio Rumor, si immette prima sulla rotabile che taglia il versante
sud del Campomolon e poi sul bel sentiero del monte Melignone; al Passo
della Vena arriva invece la parte più difficile.
La mulattiera
dei Tronconi presenta infatti innumerevoli passaggi tecnici su fondo
roccioso, e in più punti si dovrà scendere di sella; nel finale invece a
complicare la cose potrebbe esserci l’erba alta che ricopre il
tratturo. In vista di Tonezza l’itinerario torna facile concludendosi
sul divertente e poco impegnativo sentiero delle Fontanelle.
Per i
meno esperti, si segnala che le difficoltà principali del percorso – il
trail per Bocchetta del Tin e la mulattiera dei Tronconi – possono
venire aggirare consentendo a tutti di percorrere in sicurezza questo
anello: nel primo caso sarà sufficiente proseguire la salita in Valle
Campoluzzo fino a Base Tuono svoltando poi a sinistra verso Monte
Maggio; nel secondo caso invece, ritrovato l’asfalto al Passo della
Vena, lo si segue in discesa fino a incontrare il percorso principale
prima in corrispondenza di un tornante e, più avanti, al termine del
possibile tratto con erba alta.
Tonezza del Cimone, via Roma.
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