LA RONDA - Marca Trevigiana
LA RONDA 2024
- 100 kmLunghezza
- 1600 mDislivello
- 05:00Tempo
- DifficileCondizione fisica
- Difficoltà Tecnica
Situata a pochi chilometri da Valdobbiadene, nella splendida cornice delle Colline del Prosecco, l’Osteria senza Oste è un originale posto di ristoro dove l’oste, semplicemente, non c’è: fino a poco tempo fa gli avventori qui potevano mangiare e bere le vivande messe a disposizione, lasciando poi un’offerta sulla base di quello che veniva consumato.
Nata
come un luogo da condividere con pochi amici, nel corso degli anni
questa realtà è divenuta sempre più popolare e conosciuta, perdendo
probabilmente quello spirito iniziale di convivialità e partecipazione
che la caratterizzava: se ad oggi non è chiaro quale possa essere il suo
futuro, il balcone verde dell’Osteria senza Oste resta senza dubbio una
delle ambientazioni più spettacolari della Provincia di Treviso.
L’itinerario
esplora le colline di Valdobbiadene addentrandosi nel cuore della zona
di produzione del Cartizze, una delle varietà di Prosecco più pregiate,
con un percorso dai continui saliscendi che regalerà scorci e vedute
dalla bellezza unica.
Si comincia però con un tratto
pianeggiante, lasciando Vidor e risalendo il Piave lungo le grave del
Settolo; lambito l’abitato di Valdobbiadene si entra quindi nelle
sconfinate distese di vigne salendo prima a San Pietro di Barbozza e
poi, con un’ultima impegnativa rampa sterrata, percorrendo la panoramica
mulattiera del Col Vetoraz fino all’Osteria senza Oste e alla sua
scenografica balconata.
Si scende ora a gran velocità percorrendo
la suggestiva Strada del Cartizze, tornando quindi a salire per Follo e
Santo Stefano prima di immergersi nuovamente tra i filari sulla facile
sterrata per Guia.
Veloci e divertenti ondulazioni caratterizzano
l’ampio anello sulle colline a est di Guia che precede l’erta più dura
del tour: dal fondo per lo più cementato, l’ascesa tra i boschi del Col
Mongarda consente di spostarsi nella parte più meridionale della fascia
collinare, quella più aspra e intricata dove i vigneti si fanno fitti e
ravvicinati.
In questo contesto le salitelle nei colli di
Colbertaldo rappresentano le ultime asperità di rilievo prima del finale
sulle alture di Vidor.
Vidor, piazza F. Zadra.
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