Descrizione percorso: Da Aliano si percorre subito la superba Strada dei Calanchi, immersa
in un paesaggio lunare fatto di guglie, gole e frane d’argilla: sebbene
la strada tenda sempre a scendere, presenta comunque svariate
contropendenze anche ripide.
Attraversato il ponte sul fiume Sauro si
sale dolcemente prima a Serra di Croce e da qui, su sterrato malmesso,
alla sporgenza rocciosa di Tempa del Muto; ci si innesta quindi sulla
comoda strada di servizio che dà accesso alle pale eoliche, percorrendo
uno spettacolare tratto ondulato sulla cresta collinare.
Al
chilometro 25 inizia la parte più complicata della tappa: si abbandona
infatti la sterrata di cresta scendendo su un tratturo ripido e
sconnesso fino al fosso del Lupo, risalendo successivamente a piedi
sull’altro versante. La mulattiera prosegue poi malmessa in un
labirintico intrico di basse colline, diventando via via più scorrevole
verso la cappella di Sant’Eligio.
Questo passaggio, compreso tra i
chilometri 25 e 29, è percorribile solo in condizioni asciutte: in caso
di fango si dovrà continuare in discesa sulla strada di servizio del
parco eolico, imboccando poi l’asfalto verso sinistra e dirigersi quindi
in direzione Craco e Craco Peschiera (l’itinerario si allunga così di
circa 6 chilometri e 100 metri di dislivello).
Il tour diventa ora
più veloce attraverso larghe e sperdute strade asfaltate fino ad
arrivare a Craco, la spettale città fantasma abbandonata tra gli anni
’60 e ’70 a causa di una frana. Da qui si scende su ripida cementata
fino al fiume Salandrella, dirigendosi poi a Ferrandina in un paesaggio
da far west.
Ci si addentra infatti tra i calanchi di Ferrandina, tra
canyon e sporgenze rocciose, qualche guado e continui saliscendi, nelle
zone che furono i set di molti film del ciclo western all’italiana.
La tappa si chiude infine con la ripida e difficile salita fino al centro storico del borgo di Ferrandina.
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