Piccole Dolomiti
Monte Cimone
- 35.3 kmLunghezza
- 1340 mDislivello
- 04:00Tempo
- MedioCondizione fisica
- Difficoltà Tecnica
Il Carega è la più alta cima delle Piccole Dolomiti ed è circondata da
un ambiente spesso impervio, dove versanti scoscesi e profonde vallate
modellano un territorio che venne marginalmente interessato dalla Prima
Guerra Mondiale: è infatti su queste montagne che correva il confine tra
Italia e Impero Austroungarico, e fu qui che si attestarono le seconde
linee italiane da utilizzarsi nel caso in cui il vicino fronte del
Pasubio avesse ceduto.
Proprio alla Grande Guerra si deve inoltre
la realizzazione delle mulattiere percorse da questo itinerario, che
esplora il massiccio del Carega con sentieri tecnici e frequenti punti
esposti potenzialmente pericolosi.
Il tour si apre con la lunga e
regolare ascesa che dal centro abitato di Giazza risale l’estremità
settentrionale del Progno di Illasi: la prima parte è asfaltata e
immersa nel bosco, mentre dopo il rifugio Revolto lo sterrato si
addentra in un paesaggio sempre più aperto e suggestivo; la mulattiera
militare sale infatti con tornanti e passaggi arditi fino al rifugio
Passo Pertica, continuando poi tra balze di roccia e pareti
strapiombanti fino alla piacevole conca erbosa di Campobrun.
Il
rifugio Scalorbi è invece la base di partenza per la scalata a Cima
Carega e al rifugio Fraccaroli, che i più temerari possono conquistare
salendo per ulteriori quattrocentocinquanta metri di dislivello su piste
rocciose difficili, impervie e poco ciclabili.
L’itinerario
prosegue invece verso sud, concludendo la lunghissima ascesa al passo
Plische da dove il panorama si apre grandioso su tutta la vicina
Lessinia; il tracciato si fa ora tecnico e impegnativo scendendo verso
il passo della Lora, dove pericolosi tratti esposti e passaggi scoscesi
costringeranno a procedere a piedi per almeno quindi minuti fino allo
spartiacque tra val d’Illasi e valle dell’Agno.
Dal valico si
torna quindi a salire un’ultima volta sugli stretti sentieri ai piedi di
Cima Tre Croci, raggiungendo la verdeggiante spianata del passo Zevola e
scollinando poi sui facili e veloci tratturi erbosi verso il passo
della Scagina.
Un breve single track anticipa quindi la ripida e
veloce discesa finale del tour, che ritorna verso Giazza seguendo la
valle di Fraselle.
Giazza, frazione di Selva di Progno, piazza Don Mercante.
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