Comelico, Dolomiti
Giro dei Brentoni
Aggirare il gruppo dei Brentoni significa cambiare almeno tre vallate, lambendo diverse aree...
- 51.8 kmLunghezza
- 1750 mDislivello
- 04:30Tempo
- DifficileCondizione fisica
- Difficoltà Tecnica
Vivi l'anno nuovo all'insegna delle due ruote: acquista il nostro calendario e sostieni nest.bike
Quello attorno al gruppo dei Longerin, con le sue vedute e le sue vette, grazie anche all’isolamento che ha preservato queste valli secondarie, è probabilmente uno dei percorsi più spettacolari dell'intera Val Comelico.
Partendo da Cappella Tamai, nel cuore della val Digon, si segue la
stradina che tra gole e cascate raggiunge il Pian della Mola, deviando
poi sulla ripida rotabile per Malga Melin.
La salita continua su
una vecchia mulattiera militare dal fondo erboso che scollina al Passo
Palombino, dove le guglie rocciose del monte omonimo e i Torrioni di
Longerin fanno da sfondo al breve tratto non ciclabile conclusivo.
Si
scende quindi su un tecnico single track, impegnativo all'inizio e poi
via via più scorrevole, arrivando a Casera Londo e da qui nella
meravigliosa Val Visdende. A Pra Marino inizia la seconda salita, verso
il monte Zovo: parzialmente sterrata fino a passo Zovo, diviene poi più
stretta, ripida e tecnica culminando nei pressi della panoramica vetta
erbosa del “gigante” della Val Comelico, da dove la vista spazia per
chilometri in tutte le direzioni.
La discesa finale si apre con
il transito al rifugio De Dòo, imboccando poi una larga sterrata nel
bosco che regala continue viste sulle sovrastanti vette dei Longerin;
dal guado del rio Giao Storto si torna però a faticare sui ripidi
strappi del Bosco della Ferrera, raggiungendo così la valle del rio
Saetta da dove – imboccato il segnavia 142 – si conclude l’itinerario
scendendo rapidamente a valle.
Tamai, frazione del comune di San Nicolò di Comelico, via Caduti di Cima Vallona.
Hai provato questo itinerario e ne sei rimasto soddisfatto? Ritieni utili le informazioni messe a disposizione?
Allora sostienici con una donazione: sarebbe una forma di riconoscenza attiva e concreta per il lavoro svolto e le spese sostenute.
D'altronde, se ti avessimo accompagnato alla scoperta di un percorso a te sconosciuto, ci avresti offerto almeno un caffè?
Commenti