Val Pusteria, Dolomiti
Markinkele - Cresta di Confine
- 51.3 kmLunghezza
- 1620 mDislivello
- 05:00Tempo
- DifficileCondizione fisica
- Difficoltà Tecnica
Tra le tante possibili vie di discesa dal Marchkinkele, il “Gigante della Pusteria”, quella che passa dall’Altavia di Dobbiaco e dal Corno di Fana è senza dubbio la più tecnica, impegnativa, selvaggia e panoramica.
La lunga salita iniziale si addentra nella Valle di San Silvestro, prima
su asfalto via via più ripido e poi su una carrareccia dalle pendenze
più agevoli, rimanendo sempre a fianco dello spumeggiante rio di San
Silvestro fino ad arrivare alla malga omonima: qui la vallata si apre e
le pendenze calano, offrendo qualche attimo di respiro in vista della
seconda parte dell’ascesa.
Dal piazzale San Silvestro si imbocca
ora la vecchia rotabile militare che risale i pendii del monte della
Chiesa: pendenze regolari, fondo discreto e una decina di tornanti
contraddistinguono la scalata, che una volta superato il limite del
bosco si fa più aerea e panoramica offrendo meravigliose viste sulle
Dolomiti, sulle vette austriache e sulla sottostanteVal Pusteria.
Dopo
lo scollinamento si scende rapidamente al nuovo rifugio del Cornetto
di Confine, innestandosi poi sull’Alta Via di Dobbiaco per una lunga e
difficile traversata in ambiente remoto ed isolato: per una decina di
chilometri si percorreranno infatti sentieri impervi ed esposti, non
sempre ciclabili, che richiederanno massima attenzione e lucidità.
La
prima parte taglia un pendio roccioso a pochi metri dalla cresta
sommitale, costeggiando il confine austriaco fino alla cima del
Blankestein e scendendo poi con una ripida e tecnica serpentina; un
pianoro più agevole introduce quindi alla difficile erta del Corno di
Fana (una quarantina di minuti quasi sempre a piedi) da dove il sentiero
torna nuovamente ciclabile verso la Bocchetta di Fana. Ai piedi del
Corno di Fana, un tratto di salita esposta e non ciclabile è invece
l’ultimo dei passaggi impegnativi.
La lunghissima discesa
conclusiva si apre con un single track non troppo ostico che serpeggia
sui pendii meridionali del monte Golfen, proseguendo poi su una traccia
erbosa dalle pendenze estreme; poco sotto quota 2000 metri si incontra
quindi la comoda sterrata che scende senza difficoltà verso Franadega,
rientrando infine a Dobbiaco sulle piste boschive a nord della città.
Dobbiaco, piazza Municipio.
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