Colli Berici, Colline Vicentine
Sossano e i mulini di Calto
- 33.8 kmLunghezza
- 900 mDislivello
- 03:00Tempo
- FacileCondizione fisica
- Difficoltà Tecnica
Situato sul crinale tra val d’Agno eval Leogra, il monte Civillina segna il confine tra Piccole Dolomiti e le colline vicentine. Fu inoltre luogo strategico nel corso della Grande Guerra, durante la quale vennero realizzati la mulattiera che sale alla cima e i presidi a copertura del fronte del Pasubio, distante solo pochi chilometri in linea d’aria.
Per raggiungerne la cima si parte da Valdagno con un itinerario che
tocca dapprima la borgata di Lora di Sotto, addentrandosi poi nella val
Grossa fino a Novello e tornando quindi a salire con decisione fino alla
chiesetta del Mucchione.
L’ascesa si fa ora più dolce sui
panoramici tratti prativi fino al passo Zovo, continuando in falsopiano
sulla mulattiera che aggira il monte Castrazzano e raggiungendo Fonte
Civillina: qui, incrociata la traccia che si affronterà più avanti, si
percorre la piacevole e regolare strada a tornanti fino alla cima del
monte Civillina.
Il punto d’osservazione sommitale regala
un’impareggiabile vista sulle Piccole Dolomiti, dal Carega al Pasubio,
dal Sengio Alto al Novegno, ospitando tra l’altro alcune ricostruzioni
storiche nell’ambito dell’Ecomuseo all’aperto della Grande Guerra.
Poco
sotto la cima si imbocca invece il sentiero del Sentinello, che se
durante la Prima Guerra Mondiale fungeva da collegamento tra la valle
dell’Agno e la retroguardia del fronte, oggi ospita una discesa
divertente, ricca di passaggi tecnici e stretti tornanti.
Il
trail si conclude a Retassene, da dove si risale verso Fonte Civillina
con pendenze regolari l’itinerario si mantiene ora in quota seguendo la
cresta dello spartiacque, procedendo con saliscendi, variazioni di fondo
e sporadiche viste sule vette più a nord fino a Contrada Busellati.
L’agevole
discesa su Recoaro è il preludio al lungo rientro nel fondovalle, i cui
primi chilometri si contraddistinguono per alcuni tratti di salita tra
boschi e frazioni isolate, mentre il finale è decisamente più rapido tra
viabilità ordinaria e ciclabile dell’Agno.
Valdagno, piazza C. Cavour.
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