Era la fine dell’800 quando a Priabona, nel cuore colline di Monte di Malo, venne individuato il piano geologico di riferimento per l’area mediterranea: una scoperta di tale importanza che proprio questo territorio diede il nome all’era geologica del Priaboniano. Oggi il fondo roccioso e talvolta sconnesso fa da sfondo a un itinerario offroad tanto suggestivo quanto impegnativo.
L’itinerario si apre con la pedalabile salita verso la località Balzarin, che prosegue poi più ripida e sterrata fino allo scollinamento di Montepulgo. Da qui si scende lungo un primo single track per poi affrontare la breve asperità verso il punto panoramico del Colle San Vittore.
Con i tornantini ciottolati della Strada degli Scrocani si arriva così a Priabona, giusto davanti al museo del Priaboniano; poco più avanti si incontrano invece dei grandi murales legati alla storia del luogo.
La seconda asperità è la più lunga e si presenta inizialmente ripida e accidentata, diventando in seguito più agevole verso Campipiani e Faedo. Si affronta quindi la variegata discesa sul versante est della valle dell'Agno, percorrendo strade boschive, rotabili secondarie e qualche facile single track arrivando infine a Castelgomberto.
Da qui all’arrivo il tour si contraddistingue per tre salite in successione: si comincia con l’impennata del Monte Mori e il successivo graduale guadagno di quota fino a Contrà Carletti (compreso uno tratto finale piuttosto sconnesso), proseguendo poi con l’ascesa asfaltata di Torreselle.
La panoramica cresta di Cima Le Cariole e la rapida picchiata su Gambugliano introducono invece all’erta conclusiva del percorso: con un ripido chilometro si sale infatti al Monte della False per poi scendere definitivamente a valle sui divertenti sentieri delle Piane e delle Canevete.
Isola Vicentina, piazza Guglielmo Marconi.
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