Piccole Dolomiti
Monte Cimone
- 35.3 kmLunghezza
- 1340 mDislivello
- 04:00Tempo
- MedioCondizione fisica
- Difficoltà Tecnica
Gli speroni del monte Rione e del monte Priaforà si ergono a nord del più celebre monte Novegno, e per via della loro posizione dominante sulle valli circostanti (Val Leogra il Rione, Astico e Posina il Priaforà) risultarono decisivi nel corso della Prima Guerra Mondiale: proprio tra queste due montagne si possono ancora oggi riconoscere i camminamenti, le trincee, i forti e i ricoveri che vennero sconvolti dalla Strafexpedition del 1916.
L’itinerario è contraddistinto da una lunghissima salita che comincia
appena dopo il via e che si rivela fin da subito impegnativa: su erte al
20% e oltre si raggiunge infatti la Chiesa dell’Angelo, con lo spazio
per rifiatare che arriva solo sulla successiva strada tagliafuoco nei
boschi del Summano.
Si torna quindi a salire sulla Via Crucis
proveniente da Santorso, di nuovo su pendenze proibitive ma questa volta
caratterizzate da un fondo sassoso e instabile che accompagna tutti i
nove durissimi tornanti fino al panoramico Prà Minore.
Terminata
la parte più difficile, l’itinerario imbocca un breve ma ripido single
track verso Casalini e poi risale i dolci pendii boscosi fino al rifugio
del Passo Colletto Grande. Un’interlocutoria strada bianca in
falsopiano conduce poi alla salita più lunga del tour.
Asfaltata
fino alla località Cerbaro, l’ascesa continua sterrata mantenendo
pendenze costanti e mai troppo elevate fino a lambire la vetta erbosa
del monte Novegno; aggirata la “Busa” prativa, la lunghissima salita si
chiude sulla carrareccia per il forte militare abbarbicato sullo sperone
roccioso del Monte Rione.
Percorsa a ritroso la strada per la
Busa, dopo poche centinaia di metri si devia verso il passo Vaccarese
raggiungendo infine Passo Campedello: è qui che si stacca la deviazione
al monte Priaforà, seguendo la comoda mulattiera militare verso i
ricoveri militari della Grande Guerra. Poco prima della fine del
tratturo, un sentiero laterale sale al curioso foro naturale che dà il
nome a questa cima.
Di nuovo al Passo Campedello, può finalmente
avere inizio la discesa che riporta a valle: dapprima un bellissimo
single track corre nel sottobosco con tratti veloci e divertenti, quindi
una ripida strada forestale raggiunge il Ponte della Strenta, sul fondo
della Val Posina.
Da qui le pareti rocciose della Strada degli
Stancari accompagnano verso Arsiero, mentre il vecchio tracciato della
ferrovia della Val d’Astico – ora trasformato in bellissima pista
ciclabile – permette di pedalare gli ultimi chilometri del percorso in
un contesto piacevole e rilassante.
Piovene Rocchette, viale Vittoria.
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