Piccole Dolomiti
Monte Cimone
- 35.3 kmLunghezza
- 1340 mDislivello
- 04:00Tempo
- MedioCondizione fisica
- Difficoltà Tecnica
Il
passo della Scagina si trova nella parte più orientale della Lessinia, quasi al
confine con la provincia di Vicenza, ed è una delle tante vie di accesso al gruppo
montuoso della Carega. Anche qui, come nel vicino Pasubio, all’imperversare
della Grande Guerra furono realizzate numerose
mulattiere per rifornire le truppe: sarà proprio su uno di questi sentieri, l’ardita
strada di arroccamento del passo Mesole, che il tour vivrà il suo apice.
Da
Selva di Progno, seguendo il Cammino dei Santuari e non senza alcuni brevi passaggi
a piedi, si affrontano subito i primi single track del tour. Dalla Val Tanara
si sale quindi alle borgate di San Bortolo della Montagna, concludendo questa
prima ascesa con l’impennata erbosa fino alla panoramica croce del monte Quarto.
I
fitti boschi della Val Chiampo nascondono ora una lunga sequenza di mulattiere,
sentieri e single track, sia in salita che in discesa, prima di calare con
decisione verso il fondovalle.
Dal
ponte sul Chiampo il tour cambia faccia: l’altimetria nervosa della prima parte
lascia infatti il posto a una salita lunga e regolare, per metà asfaltata ma
con qualche variante offroad che evita i primi tornanti. Dal rifugio
Bertagnoli, ultimo punto di ristoro verso la vetta, il fondo si fa sterrato raggiungendo
con pendenze mai eccessive la panoramica Bocchetta Gabellele.
Si
imbocca ora il Sentiero Milani (segnavia 202), una traccia a mezzacosta che si
fa sempre più ardita: si tratta della vecchia strada di arroccamento costruita durante
la Grande Guerra e che oggi, almeno nella prima parte fino al passo del Mesole,
è ancora percorribile senza grosse difficoltà.
Successivamente,
quando il sentiero si stringe alla parete verticale del monte Gramolon, il
terreno friabile ed alcune piccole frane impongono cautela consigliando di
proseguire a piedi per qualche metro.
Con
una parte finale immersa tra gallerie, cenge e dirupi si giunge così al passo
della Scagina: abbandonata la mulattiera (che prosegue verso il Carega) si raggiunge
la vicina malga Fraselle di Sotto e da qui, grazie a una lunga a veloce
carrareccia, si scende verso Giazza, in Val d’Illasi.
Tenendosi
sempre sul versante destro della valle, l’itinerario si chiude quindi con gli
ultimi saliscendi verso Selva di Progno.
Selva di Progno, piazza IV Novembre.
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