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Da tempo avevamo in programma di esplorare l’Abruzzo in bikepacking, una terra poco densamente popolata, dalla natura incontaminata e dagli ambienti spesso selvaggi.
Il nostro tour di quattro giorni ha interessato la parte centro-settentrionale della regione, ossia quella appenninica compresa tra i parchi naturali del Sirente-Velino e del Gran Sasso. Tre sono state le tappe in terra aquilana e una – l’ultima – in provincia di Teramo.
Il viaggio da e per l’Abruzzo l’abbiamo invece svolto in treno, utilizzando l’utilissimo trasporto bici garantito dai convogli Intercity di Trenitalia.
A questo link sono disponibili le tracce GPS.
DA SULMONA A ROSETO DEGLI ABRUZZI
La partenza avviene da Sulmona, ai margini del parco della Majella e facilmente raggiungibile in treno da Pescara. Un po’ come l’arrivo sul mare a Roseto degli Abruzzi, anch’esso collegato a Pescara da qualche decina di minuti di treno.
Nel mezzo quattro tappe di difficoltà variabile, tre delle quali caratterizzate ciascuna da una lunga salita e l’ultima (quasi) interamente in discesa e pianura. Nelle prime due frazioni l’impegno tecnico sarà ridotto, mentre nelle restanti si dovranno fronteggiare discese impervie e tratti a spinta (se non addirittura in portage).
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Un tratto della lunga salita verso Campo Imperatore
Sebbene quindi i percorsi siano perlopiù scorrevoli, le caratteristiche della seconda metà del tour impongono l’uso della mountain bike. La bici gravel è altamente sconsigliata, mentre l’uso di una bicicletta a pedalata assistita potrebbe creare difficoltà nell’attraversamento del Gran Sasso alla terza tappa.
Nel complesso le strade abruzzesi si riveleranno comunque piacevoli da percorrere: abbiamo infatti prediletto tratturi secondari e rurali, in genere lontani dalle vie più trafficate ma in qualche caso trascurati e poco manutenuti. Qualche punto dal fondo più sconnesso o dalla vegetazione lussureggiante sono pertanto da mettere in preventivo soprattutto nei mesi più caldi.
DAGLI ALTOPIANI AL MARE PASSANDO PER IL GRAN SASSO
L’Abruzzo in bikepacking regala ogni giorno paesaggi e ambientazioni sempre diverse.
Dalla solitaria scalata del valico Olmo di Bobbi alla Piana del Fucino della prima frazione, alla tappa successiva con i murales di Aielli, l’Altopiano delle Rocche e i borghi aquilani che ancora portano i segni del terremoto. Si passa poi al grandioso scenario di Campo Imperatore e all’avventuroso attraversamento del Gran Sasso nella terza frazione, concludendo con la lunga calata nella valle del fiume Vomano fino alle vivaci spiagge della costa Adriatica.
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I murales di Aielli
Nonostante la bassa densità di popolazione non ci si sentirà comunque mai del tutto isolati: piccoli borghi si susseguono infatti per tutto il tour, e in caso di necessità non mancheranno le occasioni per “velocizzare” la tappa su strada principale.
Il punto più critico sarà però l’attraversamento del Gran Sasso, da Campo Imperatore a Prati di Tivo: per circa due ore ci si troverà infatti in un impervio ambiente montano ad affrontare un sentiero dai lunghi tratti a piedi e con qualche pericoloso punto esposto.
ACQUA, CIBO E RIFORNIMENTI
Nell’Appennino l’acqua è una costante: in tutti i paesi incontrati è presente una fontana, ma anche nei luoghi più sperduti si possono trovare fontanili o abbeveratoi. Non sarà inoltre difficile individuare punti di ristoro come bar o ristoranti/agriturismi, a patto di pianificare nel dettaglio eventuali soste.
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La seconda frazione transita sugli sterrati del monte della Selva
Quanto alle specialità locali, i celebri arrosticini di pecora vi accompagneranno in maniera ossessiva lungo tutto il tour; ma non solo, perché la tradizione pastorale delle zone interne montane vi delizierà a tavola anche con formaggi, insaccati e carne d’agnello. Se siete amanti dei primi piatti ecco gli spaghetti alla chitarra, mentre come dessert non dimenticate di assaggiare la cicerchiata, il dolce tradizionale dell’Abruzzo. E ricordatevi pure che Sulmona è la città dei confetti!
TAPPE E LOGISTICA
Concludiamo con qualche pratica informazione di tipo logistico, utile per organizzare al meglio il vostro itinerario bikepacking in Abruzzo.
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L’arrivo del tour è direttamente sulla spiaggia di Roseto degli Abruzzi
Arrivo in Abruzzo e rientro:
Lo snodo centrale del nostro itinerario bikepacking in Abruzzo è stata Pescara: si trova lungo l’autostrada A24, ma noi l’abbiamo raggiunta con il treno Intercity che collega Milano a Lecce passando per Bologna.
Proprio da Pescara parte, infatti, il treno regionale per Sulmona (partenza della prima tappa) e arriva quello da Roseto degli Abruzzi (arrivo dell’ultima frazione).
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Campo Imperatore anticipa la traversata del Gran Sasso
Nel nostro caso, invece, arrivati a Roseto degli Abruzzi abbiamo continuato a pedalare in direzione nord fino a Giulianova, dove fermano i treni Intercity che ritornano a Bologna e Milano: si tratta di una decina di chilometri pianeggianti lungo la costa, interamente sulla ciclovia Adriatica e quasi sempre lontani dal traffico.
Prima tappa:
- Sulmona – Aielli | 57,1 chilometri e 1540 metri di dislivello
- Link alla traccia GPS
- Vitto a Sulmona: Trattoria Don Ciccio oppure Ristorante Buonvento.
- Vitto ad Aielli: è presente solo A tutta pizza, una pizzeria/panineria da asporto con qualche tavolo all’esterno, e due negozi alimentari per self-catering (attenzione però ai giorni di chiusura!).
- Alloggio a Sulmona: B&B La Magnolia.
- Alloggio ad Aielli: B&B Eclissi, appartamento con cucina.
Seconda tappa:
- Aielli – Barisciano | 54,2 chilometri e 1250 metri di dislivello
- Link alla traccia GPS
- Vitto: Ristorante Hotel Monte Selva.
- Alloggio: Hotel Monte Selva, Ostello Natour oppure B&B Palazzo La Loggia.
Terza tappa:
- Barisciano – Prati di Tivo | 46,0 chilometri e 1670 metri di dislivello
- Link alla traccia GPS
- Vitto e alloggio: Apulia Hotel Gran Sasso (ex Hotel Europa) con trattamento di mezza pensione.
Quarta tappa:
- Prati di Tivo – Roseto degli Abruzzi | 66,9 chilometri e 460 metri di dislivello
- Link alla traccia GPS