Prealpi Friulane
Val Cimoliana
- 26.9 kmLunghezza
- 640 mDislivello
- 02:00Tempo
- FacileCondizione fisica
- Difficoltà Tecnica
Il termine “lama” individua una conca, o più in generale un piccolo avvallamento del terreno, spesso riempito d’acqua piovana da cui il bestiame si abbevera. Sebbene la zona sia ricca di semplici pozze come queste, Lama di Som è una tra le più note in quanto ospita alcune case vacanze facilmente raggiungibili in auto.
L’itinerario si apre con i saliscendi nelle colline pedemontane,
attraversando un paesaggio rurale parzialmente deturpato da numerose
cave; in una di queste, quella di Sarone, uno smottamento ha interrotto
la strada perimetrale e sarà quindi necessario aggirare le frana su una
ripida forestale che dalla località Valle sale verso Valle Sitade dove,
in vista dello scollinamento, ci si innesta su un divertente single
track che scendere fino a Masaret.
Si comincia quindi a salire
verso Lama di Som su una carrareccia larga e dalle pendenze che si fanno
via via più impegnative guadagnando quota. Con il panorama quasi sempre
nascosto dalla folta vegetazione si raggiunge finalmente Lama di Som,
proseguendo poi su erte ancor più aspre fino al provvidenziale pianoro
di Casera Cima la Costa, che anticipa gli ultimi agevoli chilometri
verso la vetta.
Restando sempre immersi nel bosco si inizia così
a scendere, su asfalto, andando a intercettare la “Strada del
Patriarca”: si tratta un’antica via medioevale voluta dal Patriarca di
Aquileia per collegare il porto fluviale di Sacile con il bellunese,
aggirando così la dogana di Serravalle a Vittorio Veneto. Su quel che
oggi rimane di quel vecchio sentiero (segnavia 1060) si snoda
l’adrenalinica picchiata finale del tour.
La prima parte è
veloce e poco impegnativa, ma più si scende e più aumentano sia la
pendenza che le difficoltà: il trail diventa infatti più lento e
tecnico, con diversi passaggi su rocce e alcuni punti poco ciclabili.
Nella seconda metà il fondo si presenta invece più instabile per via di
sabbia e rocce mobili fino alla conclusione della discesa sulla strada
pedemontana che collega le cave della zona; da qui si rientra
rapidamente a Caneva seguendo tranquilli tratturi rurali.
Caneva, piazza Martiri Garibaldini.
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