Le incisioni rupestri della Val d'Assa

Nel 1966, a seguito della piena del torrente Assa che ne liberò il greto dai depositi alluvionali, vennero alla luce una serie di incisioni rupestri risalenti a epoche storiche diverse che vanno dal I millennio a.C. fino al tardo medioevo. I siti archeologici principali, il Tunkelbald e la Romita, possono essere raggiunti anche in mountain bike sebbene si trovino in un ambiente selvaggio e piuttosto isolato.

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Descrizione percorso:

L’itinerario si avvia verso la parte più settentrionale della Val d’Assa, risalendone i pendii orientali fino alla ripida e sconnessa calata in Val Scaletta; seguendo la strada di fondovalle si giunge quindi al ponte del Giamolo passando così sul versante idrografico destro.

Dal laghetto Spillek la salita continua fino a un breve single track, anticipo della rapida discesa su Telve: gli spazi si fanno ora più aperti e con panoramici tratturi di campagna si arriva in località Pozzo, dove si imbocca la carrareccia per il fondovalle che fino al 1906, anno di realizzazione del primo ponte stradale, fu l’unica via di collegamento tra Roana e Canove.

Dall’alveo del torrente Assa, che essendo in secca per la maggior parte dell’anno può essere attraversato con relativa facilità, si stacca la deviazione che in pochi minuti conduce alle incisioni del “bosco scuro”, in cimbro Tunkelbald: nonostante il sito sia accessibile solo con visita guidata, può comunque essere ammirato senza difficoltà anche al di fuori della recinzione.

Proseguendo in salita si raggiunge invece la biforcazione con il segnavia 801, lungo il quale il tour diventa più vario e impegnativo: prima una ripida discesa e poi un tratto sul sentiero fangoso di fondovalle conducono a San Antonle, e successivamente un’improvvisa erta sterrata (qualche minuto a piedi) anticipa un single track irto di radici.

Tenendosi alto sulla forra della Val d’Assa, il trail corre ai piedi di imponenti pareti di roccia toccando il sito della Romita dove, oltre alle incisioni dell’età del ferro, sono presenti anche delle testimonianze più recenti della Grande Guerra.

Il sentiero termina quindi sulla strada del Bisele, che risale dolcemente la valle del torrente Ghelpach incontrando numerose “kugela”, ampie rientranze nella roccia usate come ripari in tempi antichi: la più imponente è lo Schaff Kugela (“riparo dei pastori”) e sormonta per intero la rotabile.

Sempre seguendo il segnavia 801 si arriva al ponte sul Ghelpach, da dove si ritorna a Canove con un ultimo strappo tra i prati di Holla e Busi.

Punto di partenza:

Canove, frazione di Roana, via Roma, Museo Storico della Grande Guerra.

Altimetria

Asfalto Sterrato Sentiero/Prato/Bosco Single Track Non ciclabile

Mappa

 

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