Altopiano di Asiago
Monte Zebio - Forte Interrotto
- 28.5 kmLunghezza
- 1090 mDislivello
- 03:00Tempo
- MedioCondizione fisica
- Difficoltà Tecnica
Nel 1966, a seguito della piena del torrente Assa che ne liberò il greto dai depositi alluvionali, vennero alla luce una serie di incisioni rupestri risalenti a epoche storiche diverse che vanno dal I millennio a.C. fino al tardo medioevo. I siti archeologici principali, il Tunkelbald e la Romita, possono essere raggiunti anche in mountain bike sebbene si trovino in un ambiente selvaggio e piuttosto isolato.
L’itinerario si avvia verso la parte più settentrionale della Val
d’Assa, risalendone i pendii orientali fino alla ripida e sconnessa
calata in Val Scaletta; seguendo la strada di fondovalle si giunge
quindi al ponte del Giamolo passando così sul versante idrografico
destro.
Dal laghetto Spillek la salita continua fino a un breve
single track, anticipo della rapida discesa su Telve: gli spazi si fanno
ora più aperti e con panoramici tratturi di campagna si arriva in
località Pozzo, dove si imbocca la carrareccia per il fondovalle che
fino al 1906, anno di realizzazione del primo ponte stradale, fu l’unica
via di collegamento tra Roana e Canove.
Dall’alveo del torrente
Assa, che essendo in secca per la maggior parte dell’anno può essere
attraversato con relativa facilità, si stacca la deviazione che in pochi minuti
conduce alle incisioni del “bosco scuro”, in cimbro Tunkelbald:
nonostante il sito sia accessibile solo con visita guidata, può comunque
essere ammirato senza difficoltà anche al di fuori della recinzione.
Proseguendo
in salita si raggiunge invece la biforcazione con il segnavia 801,
lungo il quale il tour diventa più vario e impegnativo: prima una ripida
discesa e poi un tratto sul sentiero fangoso di fondovalle conducono a
San Antonle, e successivamente un’improvvisa erta sterrata (qualche
minuto a piedi) anticipa un single track irto di radici.
Tenendosi
alto sulla forra della Val d’Assa, il trail corre ai piedi di imponenti
pareti di roccia toccando il sito della Romita dove, oltre alle
incisioni dell’età del ferro, sono presenti anche delle testimonianze
più recenti della Grande Guerra.
Il sentiero termina quindi sulla
strada del Bisele, che risale dolcemente la valle del torrente Ghelpach
incontrando numerose “kugela”, ampie rientranze nella roccia usate come
ripari in tempi antichi: la più imponente è lo Schaff Kugela (“riparo
dei pastori”) e sormonta per intero la rotabile.
Sempre seguendo
il segnavia 801 si arriva al ponte sul Ghelpach, da dove si ritorna a
Canove con un ultimo strappo tra i prati di Holla e Busi.
Canove, frazione di Roana, via Roma, Museo Storico della Grande Guerra.
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