Parenzo > Muggia

Si lascia Parenzo con un percorso costiero che in una ventina di chilometri arriva alla foce del fiume Quieto, alle porte di Novigrad: per tutto questo tratto si alternano brevi salite, passaggi a pelo d’acqua, pinete e uliveti, fino alla panoramica altura affacciata sulla baia di Tarska Vala.

La baia, raggiunta con una breve discesa malmessa, immette sulla suggestiva lingua di terra che conduce al ponte in ferro di Antenal, dove si lascia il mare spostandosi verso l’interno con un tracciato che serpeggia tra le campagne e i boschi istriani guadagnando lentamente quota.

Brtonigla è il principale centro abitato che si incontra nella prima metà del tour: da qui si segue un interlocutorio tratto asfaltato fino ad imboccare la strada di servizio all’autostrada, che nei primissimi chilometri si presenta alquanto sconnessa.

Si attraversa quindi la ciclovia Parenzana, abbandonando l’autostrada e scendendo rapidamente alla frontiera slovena di Molini: da qui si risale tutta la vallata del fiume Drnica serpeggiando tra campi coltivati e aree boscose fino all’inizio della salita per Smarje.

I primi due chilometri sono i più impegnativi con le pendenze che superano spesso il 10%, ma dopo Grintovec l’ascesa prosegue più discontinua fino a scollinare a Monte di Capodistria (Smarje in sloveno): la successiva discesa richiede invece attenzione per via delle elevate pendenze e delle curve cieche nella parte conclusiva.

Si giunge così alle porte di Capodistria, attraversandone la caotica periferia su un provvidenziale reticolo di piste ciclabili, e incontrando infine il tracciato della ciclovia Parenzana: da qui a Muggia si seguirà per intero il percorso della vecchia ferrovia.