Val d'Orcia & Crete Senesi
Monte Sante Marie
- 46.6 kmLunghezza
- 780 mDislivello
- 03:00Tempo
- FacileCondizione fisica
- Difficoltà Tecnica
La Val d’Orcia, con i suoi gradevoli e vasti paesaggi collinari, merita di essere esplorata in ogni suo angolo: che la meta sia un borgo rinascimentale o un colle panoramico, una chiesetta isolata o un filare di cipressi, ogni volta questo territorio rivela infatti nuovi scorci e suggestioni. La parte più a nord della vallata, in particolare, permette di godere di un percorso tra i più interessanti e scenografici della provincia di Siena.
La prima parte dell’itinerario si snoda tra i pendii argillosi tipici
della Val d’Orcia, ed offre una veduta pressoché costante sul monte
Amiata (a sud) e sulle vicine alture di Pienza e Monticchiello (a nord).
Al
guado del Fosso Tresa termina la parte più scorrevole ed inizia
l’ascesa principale del tour: quella per Monticchiello è una salita
piuttosto regolare ma caratterizzata un vecchio sentiero che – nei mesi
più caldi – potrebbe essere parzialmente ostruito dalla vegetazione; è
comunque possibile evitare questo tratto proseguendo sui campi
circostanti per un centinaio di metri.
Raggiunto il borgo
medioevale, uno dei più affascinanti e meglio conservati della campagna
senese, lo si attraversa percorrendone i ripidi e stretti viottoli fino a
imboccare un divertente single track che scende nei boschi a nord del
paese. Da qui una bellissima strada bianca panoramica conduce, con
pendenze anche severe, verso l’altra perla della zona.
Patrimonio
UNESCO, Pienza deve il suo splendore rinascimentale a Papa Pio II, che
fece del suo paese natale il centro più rinomato e di maggiore
importanza artistica della Val d’Orcia: l’attraversamento del borgo
quattrocentesco e il successivo colpo d'occhio sulla vallata sono senza
dubbio i passaggi più belli di questo itinerario.
Si prosegue ora
tra gli ulivi toccando il Romitorio e la Pieve di Corsignano, perdendo
rapidamente quota e salendo poi alla cappella della Madonna di Vitaleta:
anch’essa sotto tutela dell’UNESCO, sorge sulla cima di una collina
spoglia e isolata dalla quale si può godere dell’ennesima vista
mozzafiato su quest’angolo di Toscana (non a caso è uno dei luoghi più
fotografati della Val d‘Orcia). L’ennesimo avvallamento da oltrepassare
conduce infine sulla strada provinciale che chiude l’itinerario.
San Quirico d’Orcia, piazza della Libertà.
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