Croazia, Estero
Parenzo > Muggia
- 75.2 kmLunghezza
- 830 mDislivello
- 05:00Tempo
- MedioCondizione fisica
- Difficoltà Tecnica
Collocato a 1400 metri di quota, il Vojak è la cima più elevata del verdeggiante massiccio dell’Učka (monte Maggiore) e fa da spartiacque tra la costa quarnerina e l’interno dell’Istria. Nel 1911 sulla sua sommità venne costruita una grande torre di osservazione dalla quale oggi si può ammirare una delle vedute più vaste e grandiose dell’Adriatico settentrionale.
La lunghissima scalata alla vetta inizia tra le vie di Lovran
continuando poi su una stradina piuttosto ripida fino al tunnel
autostradale dell’Učka; divenuta sterrata, l’ascesa si addentra nel
bosco per alcuni chilometri venendo però interrotta dal breve sentiero
per il Ranch Bubac. Un ulteriore chilometro di strada bianca e un facile
tratto su asfalto si raggiunge quindi la piccola località di Poklon e
il vicino valico, ultimi punti di rifornimento prima della vetta (è
presente anche una fontanella, sotto al terrapieno alla sinistra della
strada).
L’ultima parte di salita è invece completamente
asfaltata e – se si esclude il panoramico affaccio sul mare di quota
1200m. - si snoda interamente nel bosco: in vista della cima si toccano
prima gli impianti radio-televisivi e quindi la caratteristica torre
sommitale dal quale la vista corre in ogni direzione fino a scorgere -
nelle giornate di cielo terso – addirittura Venezia e le Dolomiti.
La
discesa inizia ripercorrendo a ritroso la salita già affrontata e
deviando dopo alcune centinaia di metri verso i prati di Sedlo: un primo
facile sentiero e una ripida mulattiera sconnessa consentono di
scendere all’ameno villaggio di Mala Učka, mentre alcuni saliscendi
permettono si aggirare il versante sud del Vojak.
Con una breve
digressione si abbandona temporaneamente la carrareccia raggiungendo il
bivacco Babin Grob al termine di un single track fatto di qualche
passaggio tecnico e scenari mozzafiato sul Golfo del Quarnero,
ritornando poi sulla sterrata principale con qualche minuto a spinta su
traccia erbosa.
Quando la discesa torna a farsi decisa si devia
sulla mulattiera laterale per Lazi, imboccando poi il divertente single
track per Bojkov dove si alternano passaggi tecnici, tratti rocciosi e
altri più veloci nel sottobosco. Nella prima parte, tuttavia, alcuni
minuti a piedi saranno necessari per oltrepassare una zona
particolarmente sconnessa e rovinata.
Ritrovato lo sterrato e
successivamente l’asfalto, si fa ritorno a un territorio sempre più
popolato e cementificato all’interno del quale l’itinerario si conclude
prediligendo le panoramiche stradine secondarie tra Tuliševica e Liganj.
Lovran, lungomare Marsala Tita.
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