Prealpi Trevigiane
Bivacco dei Loff
- 38 kmLunghezza
- 1660 mDislivello
- 04:30Tempo
- DifficileCondizione fisica
- Difficoltà Tecnica
Si tratta di un itinerario condito da erte ripidissime e discese tecniche, panorami da cartolina e fantastici single track, che pur rimanendo a quote poco elevate non ha comunque nulla da invidiare ai percorsi d’alta montagna: nei trenta chilometri da affrontare è concentrata infatti tutta l’essenza della mountain bike, con la solitaria casera Palantina a fare da meta finale di un tour tanto difficile quanto spettacolare.
Le facili stradine nei prati e nei boschi attorno a Pianon sono
il tranquillo preludio alla prima impegnativa salita: suddivisa in tre
ripidi muri, è comunque addolcita dal fondo prevalentemente cementato e
da alcuni interlocutori falsipiani.
A casera Fedarole, quando la
mulattiera sbuca su un vasto slargo erboso, si prosegue sul bel single
track che si addentra nella foresta verso casera Antander: qui, nella
conca ai piedi del monte Messer, si continua a salire lambendo il
“Fagheron di Pian Formosa” (un imponente faggio secolare) fino a
raggiungere un suggestivo punto panoramico da cui è possibile ammirare
tutto l’Alpago e la Val Belluna.
La successiva discesa a malga
Pian Formosa si sviluppa su un sentiero in parte non ciclabile che può
comunque essere evitato percorrendo la carrareccia affrontata in salita;
da Pian Formosa si prosegue ora sul bellissimo single track del Pian
Menador, che taglia i ghiaioni del monte Messer non senza qualche breve
passaggio non ciclabile.
Raggiunta la rotabile della Val Salatis
si scende sul sentiero che taglia i tornanti per malga Pal-Cate e da
qui, con una riposante stradina asfaltata, ci si sposta verso il Col
delle Fratte.
Si torna a salire, ora su asfalto e su pendenze che
toccano il 30% che potrebbero costringere i meno allenati a procedere a
spinta per qualche minuto; dal Pian di Tac l’ascesa ritorna agevole e,
ora su sterrato, prosegue fino a scollinare verso il Pian delle Lastre
dove le vaste praterie offrono l’ennesimo scorcio panoramico prima
dell’ultima fatica.
La carrareccia che si addentra nel fitto
bosco di betulle presenta ora pendenze alterne e diversi punti in cui
rifiatare, immettendosi poi sul ripido tratturo che sale alla conca
prativa di casera Palantina, un luogo ameno e isolato dominato dalle
vette di Cimon, Colombera e Forcella.
Il sentiero 922 ospita
invece una discesa divertente, entusiasmante e veloce: all’inizio poco
visibile nell’avvallamento erboso, una volta tra gli alberi diventa più
evidente grazie ai segnavia bianchi-rossi che identificano la via da
seguire lungo la dorsale boscosa che scende verso Pian Canaje con fondo
sassoso e pochi tratti tecnici,
Ormai vicino alla conclusione, il
tour tocca una zona umida nei pressi della chiesetta di Sant’Anna prima
di risalire alla curiosa “Casa dei Libri” e scendere infine a Tambre
sul sentiero della Valle di Col Indes.
Tambre, piazza 11 Gennaio 1945.
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