Altopiano di Asiago
Monte Zebio - Forte Interrotto
- 28.5 kmLunghezza
- 1090 mDislivello
- 03:00Tempo
- MedioCondizione fisica
- Difficoltà Tecnica
Cima della Caldiera è una delle vette più a nord dell’altopiano, e come
ogni luogo da queste parti porta i segni delle cruente battaglie
svoltesi nel corso della Grande Guerra: nel Giugno 1917 fu infatti uno
dei caposaldi della grande azione che andava, per 50 chilometri, da Val
d’Assa al vicinissimo Ortigara.
I suoi pendii sono segnati da
trincee, ricoveri, gallerie e camminamenti, mentre i boschi che
degradano verso sud ospitano un dedalo di carrarecce militari dalle
facili pendenze che agevolano l’avvicinamento a Piazzale Lozze, base
dell’impennata finale e snodo centrale di questo itinerario a forma di
“otto”.
La prima difficoltà è rappresentata dal monte Xomo, una salita breve ma
piuttosto ripida che nella seconda metà diventa ancora più ostica per
via del fondo instabile. Guadagnati trecento metri di quota si arriva
così nella valle di Campomulo dove il tour si fa più scorrevole, prima
in dolce ascesa asfaltata fino a malga Fiara e poi in leggerissima
discesa sterrata verso malga Mandrielle.
Nei pressi degli Scogli
dell’Alpofin si torna a salire su asfalto raggiungendo così il piazzale
Lozze: è qui che si incontra la breve ma impegnativa scalata a Cima
della Caldiera, inizialmente su una ripida mulattiera e infine su un
sentiero sassoso più stretto che termina qualche decina di metri sotto
la vetta. Nel corso dell’ascesa non mancano pendenze estreme da superare
a piedi e vecchi ricoveri militari scavati nella roccia, mentre una
volta fuori dal bosco il panorama si apre maestoso sulla sottostante
Valsugana e su tutte le Alpi Orientali, dalle Dolomiti di Brenta alle
Pale di San Martino.
Il ritorno a Gallio si apre con qualche
passo a piedi sul segnavia 842, sentiero che diventa ben presto
ciclabile serpeggiando verso il pianoro di Prato Moline: qui si imbocca
una pista erbosa che dopo i primi metri incerti si delinea chiaramente
in direzione sud fino a sbucare sull’asfalto già percorso in precedenza.
Giunti
nuovamente a Piazzale Lozze (che in caso di impraticabilità del
segnavia 842 può essere raggiunto ripercorrendo a ritroso il sentiero
841 di salita) si tiene la sinistra imboccando la strada bianca per
malga Moline e Piazza delle Saline, arrivando in località Campofiore e
scendendo quindi a gran velocità nella Val di Nos fino a Gallio.
Gallio, piazza Italia.
Sostenendo nest.bike puoi contribuire al mantenimento del sito, aiutandoci a scoprire sempre nuovi percorsi.
D'altronde, se ti avessimo accompagnato alla scoperta di un percorso a te sconosciuto, ci avresti offerto almeno una birra?
Commenti