La valle che si estende a nord del Lago di Garda, quella del fiume Sarca, è caratterizzata dalla presenza di un ambiente arido e lunare la cui origine è legata alle glaciazioni: si tratta delle celebri Marocche di Dro, ammassi di grandi blocchi di roccia franati dai rilievi circostanti al ritiro dei ghiacciai. L’area è di notevole interesse naturalistico e ospita un biotopo: nonostante il sentiero che lo attraversa sia vietato alle mountain bike, è comunque possibile apprezzare questi luoghi seguendo per lunghi tratti i segnavia dell’Anello Garda Sarca, attraverso un percorso divertente, tecnico ma non eccessivamente difficile.
Dal centro della città di Arco si
sale alle Placche di Baone, raggiungendo poi l’altopiano di Laghel e scendendo al
Ponte Romano di Ceniga con un sentiero tecnico e divertente.
Si imbocca ora il Sentiero delle
Marocche seguendo la comoda forestale che sale a medie pendenze all’ombra delle
imponenti pareti di roccia, le stesse dalle quali le marocche hanno avuto
origine, godendo di tanto in tanto di ampi scorci su tutta la vallata.
Dopo lo scollinamento si raggiunge
la vicina Pietramurata, giro di boa dell’itinerario: il percorso svolta ora in
direzione sud sulla ciclabile che viene ben presto abbandonata per seguire un
lungo single track ai margini del biotopo fino al Lago di Cavedine.
Con ampie vedute sulle marocche e
sul lago, ma anche con pendenze a tratti impegnative, si torna a salire
arrivando in località Pozze; da qui l’ennesimo sentiero di questo itinerario
permette di scendere a fondovalle per il rientro a Arco che, prevalentemente
pianeggiante, presenta ancora alcuni chilometri in single track prima dei brevi
strappi finali di San Martino e Bolognano.
Arco, piazza III Novembre.
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