Val di Sole
Rifugio Orso Bruno
- 42.4 kmLunghezza
- 1580 mDislivello
- 04:00Tempo
- DifficileCondizione fisica
- Difficoltà Tecnica
Collocato nel Parco Nazionale dello Stelvio, a cavallo fra l’Alta valle Camonica e l’Alta Val di Sole, questo itinerario è probabilmente uno dei più belli delle Alpi: è un percorso duro, impegnativo, tecnico, a tratti forse estremo, e presenta una grande varietà di situazioni e ambientazioni diverse che vanno dalle suggestive vallate di Pezzo e Peio alle praterie di alta quota, da torrenti impetuosi a laghi alpini, incontrando anche numerose testimonianze della Prima Guerra Mondiale e spettacolari vedute sui ghiacciai di Adamello, Presanella e San Matteo.
L’itinerario si apre con la scalata al passo del Tonale, una salita
piuttosto lunga che può essere divisa in due parti distinte: la prima
fino a Velon abbastanza facile e discontinua, mentre la seconda – quella
fino al valico – sale con pendenze regolari fino alla vasta piana
erbosa del valico.
Si entra quindi in Lombardia scendendo sui
divertenti trails del bike park e successivamente sul più tecnico
sentiero per Talasso, approcciando poi la lunghissima salita che
condurrà – dopo ben 1100 metri di dislivello – alla Forcellina di
Montozzo.
Fino all’ameno abitato di Case di Viso e per i
successivi tre tornanti la salita è larga, compatta e dalle pendenze
regolari, mentre dopo l’area picnic di Pra del Rum tutto si fa più
complicato: la mulattiera della Prima Guerra Mondiale diventa ripida e
sconnessa, con un fondo roccioso talvolta instabile e irregolare che
ostacola l’avanzamento fino al rifugio Bozzi, poco sotto la vetta.
Considerato
che gli ultimi 150 metri di dislivello fino allo scollinamento sono
ancora peggiori, i 2613 metri del valico andranno conquistati a spinta,
con una passeggiata finale di circa un quarto d’ora fino alle trincee
risalenti agli eventi bellici qui occorsi.
Si può ora scendere
nell’isolata valle del Montozzo in un ambiente di alta montagna
incastonato tra le Punte d’Albiolo e di Montozzo: la prima parte di
discesa (segnavia 111) è facile, lineare e non crea grossi problemi,
mentre le cose si fanno più difficili avvicinandosi alla valle del
Monte.
Seppur quasi sempre ciclabile, il single track presenta
comunque numerosi punti tecnici, ostacoli non ciclabili e passaggi
pericolosi fino a un instabile ponticello sospeso: da qui il sentiero
111b, sempre stretto, diviene più scorrevole consentendo di scendere
fino a malga Celentino e al lago di Pian Palù.
Dopo aver attraversato la diga la discesa cambia completamente faccia, innestandosi sulla forestale per il rifugio Fontanino e successivamente sull’asfalto per Peio. L’alternativa più tecnica e impegnativa è rappresentata dal segnavia 110 che da malga Celentino scende al Forte Barba di Fior tenendo il versante destro della valle.
Da Peio Fonti, infine, il lungo itinerario si conclude sulla tranquilla pista ciclabile della Val di Sole.
Fucine, frazione del comune di Ossana, via III Novembre (S.S.42).
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