Garda Trentino, Lago di Garda
Monte Velo
- 30.2 kmLunghezza
- 1270 mDislivello
- 03:00Tempo
- MedioCondizione fisica
- Difficoltà Tecnica
La Val di Gresta non rientra certo tra le mete più celebri dell’Alto Garda, ma per la sua vicinanza al lago e la varietà di paesaggi si rivela essere una interessante alternativa ai tanti classici della zona. Incastonata tra i monti Biaena e Creino, con la mole del monte Stivo a chiuderla a nord, questa pittoresca vallata gode di un clima particolarmente temperato fino alle altitudini più alte: ciò favorisce una produzione ortofrutticola estremamente variegata che ha valso alla valle l’appellativo di “orto biologico del Trentino”.
Il percorso inizia sulla
ciclabile che unisce Nago a Mori, valicando il Passo San Giovanni e lambendo il
Biotopo del lago di Loppio. A cinque chilometri dalla partenza inizia la
salita: fin da subito impegnativa, affronta prima delle sconnesse rampe sterrate
e poi dei ripidi settori asfaltati tra i terrazzamenti di ulivi; raggiunto
l’abitato di Valle San Felice si continua poi con più tranquillità verso
Manzano e il monte Macio.
Poco dopo i boschi del Nomeson
nascondono la parte più difficile dell’ascesa: ora su sentiero, è necessario
proseguire a piedi per alcuni minuti prima di innestarsi sulla comoda
carrareccia per Pannone. Qualche tratto più smosso anticipa poi l’arrivo a
Ronzo Chienis, via d’accesso all’alta Val di Gresta: con l’imponente parete del
monte Stivo a fare da sfondo, si sale ora con decisione fino al monte Somator
dove – dopo circa dodici chilometri – la dura ascesa ha finalmente termine.
Il vicino passo Bordala introduce
a un lungo traverso nei boschi fino al valico di Santa Barbara, dove il tour
entra nel vivo con la sua parte migliore: nella successiva salita si godono
infatti ampie vedute sulla valle del Sarca, le vette della Presanella e le
Dolomiti di Brenta, con l’apice che viene raggiunto sulla strapiombante cima
del monte Creino da dove si ammira una vertiginosa vista sul lago di Garda.
Ci si può finalmente tuffare in
discesa: si percorre una parte del Naranch Trail, un difficile sentiero nei
boschi di Narango che alterna tratti veloci al altri decisamente più scoscesii
e difficili, quindi il più veloce e facile sentiero di Gole. Il Naranch Trail
viene ripreso più in basso (dopo l’interlocutorio pianoro di San Rocco) in due
occasioni: il primo settore è facilmente superabile mentre il secondo – dalle
difficoltà tecniche molto elevate – potrà essere affrontato in sella solo dai
biker più esperti; per tutti gli altri una camminata di alcuni minuti può
comunque essere evitata scendendo sulla ripidissima rotabile sulla quale si conclude il tour.
Nago, via A. de Bonetti.
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