Prealpi Friulane
Val Cimoliana
- 26.9 kmLunghezza
- 640 mDislivello
- 02:00Tempo
- FacileCondizione fisica
- Difficoltà Tecnica
L’itinerario si snoda nel Vajont, il luogo tristemente noto per la frana e l’onda anomala che nel 1963 spazzarono via i paesi della valle e la vicina Longarone.
Si parte proprio dalla diga, ancora perfettamente integra, e ci si
dirige sul lato sud della valle pedalando sopra la frana che precipitò
dal Monte Toc: con diversi saliscendi, qualche buia galleria e alcuni
ponti vertiginosi si percorre tutto il perimetro del vecchio invaso fino
all'estremità più orientale della vallata, innestandosi poi sulla
strada per Erto.
Scendendo sulla ripida pista ciclabile si va poi
a scoprire la parte vecchia dell'abitato per poi salire gradualmente
prima verso Nuova Erto e poi nella Valle di San Liberale fino a
intersecare il Troi del Sciarbon, un’antica via usata per il trasporto
del carbone.
Dopo una prima parte a piedi, il sentiero si
presenta stretto e tecnico con diversi passaggi esposti e un fondo a
tratti smosso; non mancano inoltre i tratti a piedi (quindici minuti in
totale), mentre la parte più suggestiva è sicuramente quella centrale,
dove il trail taglia il ghiaione offrendo vertiginose vedute sulla
vallata sottostante e sulla ben visibile spaccatura del Monte Toc;
divenuto facile e veloce, il sentiero si avvia poi verso Casso.
Percorrendo
gli stretti vicoli del borgo si arriva quindi al cimitero, da dove una
veloce e divertente discesa riporta alla diga percorrendo i Troi di
Sant’Antoni e della Moliesa.
Erto e Casso, Diga del Vajont.
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