Litorale Veneziano, Costa Adriatica
La Piave Vecchia
- 46.7 kmLunghezza
- 10 mDislivello
- 02:30Tempo
- FacileCondizione fisica
- Difficoltà Tecnica
La fascia costiera del Veneto orientale, solitamente tranquilla e poco
frequentata, nel periodo estivo si trasforma in un turbinio di turisti,
vacanzieri e gitanti: da Caorle a Eraclea, passando per Porto Santa
Margherita e Duna Verde, è infatti un susseguirsi ininterrotto di
stabilimenti balneari e strutture ricettive.
In questo contesto,
la bici offroad è l’espediente migliore per fuggire dal turismo di
massa ritrovando la quiete della “bassa stagione”: a pochi passi dal
litorale esistono infatti luoghi suggestivi, come la Laguna del Mort e i
casoni di Caorle, ancora poco toccati dai flussi turistici.
Qesto itinerario è presentato da Paolo Guida Bike.
Partendo dall’entroterra, Torre di Fine è il punto di avvio ideale: i
primi venti chilometri si snodano tra gli argini del canale Revedoli e i
tratturi campestri di Cà Corgnan, seguendo infine il canale Saetta fino
alle sponde della laguna di Caorle.
Ci si addentra ora verso la
caratteristica Isola dei Pescatori e il suo villaggio di “casoni”: si
tratta di piccole capanne di legno e canna palustre, solitamente
costruite su aree rialzate e protette dalle maree, utilizzate sia come
ricovero dai pescatori che come oasi di relax per i caorlotti in fuga
dalla città.
Alcuni casoni sono presenti anche più avanti, prima
di arrivare alla spiaggia di Caorle: raggiunto l’arenile è possibile
solcare tutto il bagnasciuga fino al santuario della Madonna
dell’Angelo, se l’affollamento lo permette, altrimenti sarà necessario
proseguire per le strade interne.
Il duomo e le tipiche case
colorate del centro di Caorle segnano ora il breve trasferimento verso
il traghetto del fiume Livenza, con il quale si raggiunge Porto Santa
Margherita: il servizio è attivo solo nel periodo estivo, mentre negli
altri mesi dell’anno sarà necessario allungare il tragitto di qualche
chilometro seguendo la viabilità ordinaria.
Si costeggia ora
tutto il litorale, prima nelle aree verdi a ridosso delle spiagge, poi
sulla ciclabili più interne di Duna Verde e infine nella pineta di
Eracle Mare: si entra così nell’area protetta della Laguna del Mort,
un’oasi naturalistica di grande bellezza originatasi agli inizi del ‘900
da una piena del fiume Piave; i sentieri da seguire sono ora
molteplici, sia all’interno della pineta che a pelo d’acqua, e
consentono di spingersi in direzione ovest costeggiando i bassi fondali
della laguna. Nella parte finale, dopo la deviazione per la spiaggia
naturista del Mort, il sentiero costeggia il fiume Piave ritrovando poi
gli argini conclusivi del canale Revedoli.
Torre di Fine, frazione del comune di Eraclea, via G.Deledda.
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