Carso
Vipavska Dolina - Kras (Gorizia > Trieste)
- 65 kmLunghezza
- 1080 mDislivello
- 05:30Tempo
- MedioCondizione fisica
- Difficoltà Tecnica
L’itinerario che esplora il Carso Isontino, l’ondulato altopiano
compreso tra il confine sloveno e il fiume Isonzo, va a toccare i più
importanti luoghi legati agli eventi bellici che aprirono la Prima
Guerra Mondiale: nel maggio 1915 il fronte principale si assestò infatti
proprio in questa zona, che vide svolgersi undici sanguinose battaglie
prima della decisiva Dodicesima Battaglia dell’Isonzo che porterà
nell’ottobre 1917 alla Disfatta di Caporetto.
Il luogo che più di ogni altro commemora la Grande Guerra è sicuramente
il Sacrario di Redipuglia, l’immenso monumento che custodisce i resti di
100.187 soldati caduti nel Carso Isontino: il tour parte proprio da
qui, salendo poi dolcemente
verso il Monte Sei Busi e attraversando la linea fortificata del
“Trincerone Italiano”.
In costante e leggera discesa
si raggiunge quindi la Riserva Naturale che ospita i laghi (spesso in
secca) di Doberdò e Pietrarossa, superando lo strappo del
Monte Arupacupa e affrontando la difficile erta che conduce in vetta al
panoramico Monte Kremenjak; dopo un breve sconfinamento in territorio
Sloveno si imbocca l’interminabile sentiero Abramo Schmid (n.79) che
ripercorre la traccia utilizzata dalle pattuglie di confine lungo la
vecchia frontiera della ex-Jugoslavia.
Per oltre
nove chilometri il single track presenta tratti tecnici ed alcuni brevi
passaggi non ciclabili, sviluppandosi con continui saliscendi immersi
nella vegetazione fino alla vetta del Nad Logom e concludendosi con una
ripida picchiata sul paese di Gabria. Da qui si torna a salire fino al
Monte Brestovi attraversando poi il suggestivo
percorso storico-didattico realizzato nel sottosuolo tra le gallerie
delle cannoniere.
Le testimonianze del passato
proseguono tra le trincee e i tunnel del Monte San Michele, dichiarato
Zona Sacra (qui venne sferrato il primo attacco con armi chimiche) e
importante punto d’osservazione sul Carso e sulla costa adriatica; ora
in discesa, si continua verso San Martino del Carso (diventata
celebre grazie all’omonima poesia di Ungaretti) e quindi, dopo alcuni
saliscendi, all’ “Area delle Battaglie” dove vennero condotti i
primi attacchi italiani nell'estate 1915.
La Trincea
delle Frasche, il Cippo Brigata Sassari e il monumentale Cippo
Corridoni sono gli ultimi siti di interesse prima del rientro a
Redipuglia percorrendo le larghe e talvolta sconnesse piste rocciose
che contraddistinguono tutto l’itinerario.
Fogliano di Redipuglia, via Terza Armata, Sacrario Militare.
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