Carso
Vipavska Dolina - Kras (Gorizia > Trieste)
- 65 kmLunghezza
- 1080 mDislivello
- 05:30Tempo
- MedioCondizione fisica
- Difficoltà Tecnica
Le
vedette del Carso Triestino sono delle torrette panoramiche situate
sulle alture della costa dalle quali è possibile ammirare ampie vedute
sul Golfo di Trieste e sulla Val Rosandra. Spesso nascoste tra la
vegetazione, possono essere raggiunte solo a piedi o in bicicletta
sfruttando la fitta rete sentieristica del Carso.
Un percorso, in
particolare, permette di toccarle tutte: si tratta del sentiero Julius
Kugy (segnavia n.1), intitolato al padre dell’alpinismo moderno nelle
Alpi Giulie; a lui infatti si deve l’apertura, tra fine ‘800 inizio ‘900, di oltre cinquanta nuove vie sulle vette delle Alpi orientali.
L’itinerario
si apre con una lunga cavalcata nel dedalo di mulattiere e single track
che caratterizzano l’entroterra carsico, con un’altimetria nervosa e
discontinua che permette di salire lentamente fino a Basovizza per poi
scendere sul divertente sentiero Salamandra fino alla vecchia ferrovia
per Erpelle.
La suggestiva ciclabile della Val Rosandra segna il
giro di boa del tour: una ripida salita conduce ora alla prima vedetta,
quella di San Lorenzo, affacciata su Trieste e il Monte Carso. Poco
oltre, superato l’abitato di San Lorenzo, ci si innesta finalmente sul
segnavia 1.
Il percorso, salvo brevi deviazioni, ripercorre
fedelmente il sentiero Julius Kugy sulla sommità del ciglione carsico,
raggiungendo la vedetta Alice del Monte Calvo e diventando in seguito
più ostico e impegnativo.
I successivi dieci chilometri non
concedono infatti un attimo di respiro: nel susseguirsi di bivi e
diramazioni, strappi e contropendenze, si tocca l’imponente santuario di
Monte Grisa accedendo quindi ai difficili trail nei pressi della
vedetta d’Italia.
All’abitato di Borgo San Nazario si può
rifiatare per qualche chilometro prima di scalare il Monte San Primo,
toccare la vedetta Slataper e tuffarsi in discesa sul single track più
tecnico del tour che scende a Santa Croce con incantevoli passaggi
affacciati sul mare.
I boschi di Aurisina segnano la fine di
questo lungo e difficile itinerario: la sequenza delle vedette del Carso
si conclude con la Liburnia, una vecchia e alta torre piezometrica che
svetta sopra la vegetazione circostante, e la Tiziana Weiss, costruita
sulle fondamenta di un vecchio bunker e raggiungibile con una breve
deviazione in parte non ciclabile.
Sistiana, frazione del comune di Duino-Aurisina, S.S.14.
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