monte cesen
Loop tour attorno al Monte Cesen

La pubblicazione degli itinerari su nest.bike è solo l’ultimo atto di un processo piuttosto lungo e complesso il cui primo passaggio è ovviamente decidere dove andare, ma una certa importanza ce l’ha anche il senso, o lo scopo, che vogliamo dare all’escursione.

Se per il primo aspetto la scelta è solitamente facile (anche se la nostra wish list è sempre più lunga!), non lo è altrettanto per il secondo: tutto dipende infatti dalla morfologia del territorio, dalle caratteristiche delle zone attraversate e da eventuali punti di particolare interesse che si possono incontrare lungo il percorso. Senza poi dimenticare il nostro cruccio: evitare il più possibile itinerari simili, o che transitano per gli stessi sentieri.

Le idee e le ispirazioni alla base degli itinerari di nest.bike sono quindi molteplici e diverse: volete qualche esempio? Eccone cinque (più uno)!


Loop tour

È una delle tipologie di percorso più classiche e ha come obiettivo il periplo completo attorno a un punto di riferimento, sia esso una montagna, una città, un lago, e così via.

monte cesen

Loop tour attorno al Monte Cesen

Disegnare un itinerario di questo tipo è abbastanza facile: definiti il punto di partenza (solitamente la località più importante, o più facilmente raggiungibile) e il senso di percorrenza (sulla base elementi quali percorribilità dei sentieri, panorami, difficoltà) è sufficiente individuare dei percorsi ciclabili che girino attorno alla nostra meta.

Punto debole: il ritorno al punto di partenza può rivelarsi problematico!

Fanno parte di questa tipologia il Giro della Laguna Nord, il Giro del monte Cesen e il tour dei Laghi di Levico e Caldonazzo.

lago levico e caldonazzo

Scorci panoramici attorno al lago di Caldonazzo


Itinerario di cima

Con questi percorsi ci prefiggiamo di raggiungere la vetta di una montagna. Sono generalmente caratterizzati da una sola principale salita seguita da una lunga discesa, e spesso si rivelano molto impegnativi per via dei dislivelli elevati.

monte novegno

Salita e discesa al monte Novegno, in senso orario

La tracciatura è piuttosto semplice, in fondo si tratta di trovare una via di salita piacevole e pedalabile e una discesa quanto più interessante e divertente possibile. Altra caratteristica importante è che per tornare alla partenza – da qualsiasi punto del percorso – è quasi sempre tutta discesa.

Esempi di itinerari di cima sono quelli che salgono al Monte Pasubio, al Monte Novegno e al Monte Pastello.

monte pasubio

La Zona Sacra in vetta al Pasubio


Itinerario di fondovalle

Se vogliamo esplorare un vallata la scelta è pressoché obbligata: un tour con andamento di andata/ritorno sui due versanti opposti e l’obiettivo di evitare incroci o sovrapposizioni; questi sono tra i percorsi i più difficili da “inventare” perché non sempre si trovano passaggi alternativi alla classica e monotona rotabile asfaltata di fondovalle.

valle di sesto

Andata e ritorno nella valle di Sesto, in Pusteria

Per tracciare questi percorsi individuiamo dapprima la partenza nella parte più bassa della valle, definiamo il miglior senso di percorrenza, e successivamente individuiamo il punto più elevato da raggiungere: ogni valle fa storia a sé e di volta in volta decidiamo se la meta sarà un rifugio, un valico o – semplicemente – un ponte che ci consenta di passare da un versante all’altro della vallata.

Il tour della Val Casies – Talblickweg arriva ad esempio a una malga, quello della Val Lapisina ci ha costretto a qualche incrocio di percorso, mentre Sextental è il più lineare: dall’imbocco della valle al valico sommitale senza nessuna intersezione.

Valle di Casies

Sui sentieri della Valle di Casies


POI tour

Ci sono territori che – per la loro morfologia – rischiano di dover essere esplorati con percorsi anonimi e magari privi di interesse: pensiamo ad esempio ad aree collinari poco abitate o zone boscose senza panorami.

In questi casi dalla tracciatura puramente geografica delle tipologie precedente passiamo alla caccia ai POI: in inglese sta per Point of Interest, ossia “punti di interesse”, proprio quelli che andiamo a cercare, scoprire e unire con le nostre tracce GPS.

bus buson

Segreti naturalistici nascosti a nord di Belluno

I POI che cerchiamo possono essere di qualunque tipo, da piccoli borghi storici a monumenti, da divertenti trail a siti naturali; cerchiamo inoltre di raggruppare POI simili così da dare ai nostri tour una caratteristica ben definita.

Una volta individuati i vari “passaggi obbligati” non resta che… unire i puntini! Proprio così: studiando la sentieristica del luogo cerchiamo di collegare tra loro i vari POI con percorsi interessanti, divertenti e mai banali.

Ad esempio in Bus del Buson – Serva Supertrail andiamo alla scoperta di bellezze naturalistiche in Val Belluna, in Campo Trincerato tocchiamo i forti attorno a Mestre, mentre in Pienza e Montichiello visitiamo i più bei borghi della Val d’Orcia.

Pienza Montichiello

Tra i borghi storici di Pienza e Montichiello


Point to point

Semplicemente, da un punto all’altro, da A a B, per quando ci viene voglia di affrontare lunghi percorsi e rientrare poi alla partenza usando mezzi di trasporto alternativi.

Tutto naturalmente parte dall’idea e dall’ispirazione, e da qui andiamo poi a individuare i due estremi del tour.

terre del brenta

Vogliamo costeggiare un fiume? In Terre del Brenta partiamo da Bassano e arriviamo a Padova.

Vogliamo pedalare con vista sul mare? Ecco Costa Triestina, da Monfalcone a Trieste.

Oppure ancora, vogliamo unire due città vicine con un facile percorso di stampo gravel? Treviso > Venezia fa al caso nostro.

Il rientro al punto di partenza è ovviamente uno degli aspetti più importanti da prendere in considerazione nella tracciatura: quasi sempre prediligiamo il treno quindi start & finish saranno presso delle stazioni ferroviarie, ma in Val Rosandra & Traversata Muggesana il rientro avviene addirittura in barca!

muggia rosandra

Da Muggia a Trieste il rientro avviene in barca


Mix & Match

Pur cercando di programmare con anticipo le nostre escursioni, gli itinerari nascono comunque uno per uno: ciò significa che nel tempo una stessa zona può venire attraversata da più percorsi in maniera scoordinata, disomogenea e magari ripetitiva.

C’è però una situazione molto particolare in cui possiamo sbizzarrirci: quando abbiamo la possibilità di pianificare e mappare tanti itinerari in zone in cui non siamo mai stati, e che possiamo quindi esplorare partendo da zero.

map livigno

Gli itinerari mappati nel comprensorio di Livigno

Gli esempi più calzanti sono i comprensori della Val di Sole e di Livigno, entrambi teatro di svariati tour ognuno con la propria identità e che vanno alla scoperta dei luoghi più iconici senza mai presentare sovrapposizioni.

In questo casi la pianificazione su carta richiede molto tempo, ma garantisce percorsi unici e sempre diversi mescolando in un’unica proposta le varie tipologie di percorsi viste in precedenza: insomma, lo spunto perfetto per una bella vacanza!

valle delle mine

I nevai della valle delle Mine a Livigno

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1 Comment

  1. Buongiorno vi seguo da due anni spero ci sia un modo di interagire x “crescere” L’ anno scorso ho fatto il magnifico giro sul rifugio Rosetta e poi ritorno a Taibon … in discesa causa piogge forse Vaja strada interrotta 8-10 volte …
    ecco poter commentare credo sia fondamentale

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